Dopo il maltempo

L’Arcivescovo Delpini in visita dopo l’alluvione

Il monsignore si è recato alla Fondazione Besana e all'oratorio Santo Crocifisso, particolarmente colpiti dall'esondazione del Tarò.

L’Arcivescovo Delpini in visita dopo l’alluvione

Un momento di raccoglimento e preghiera per gli alluvionati: martedì pomeriggio, 7 ottobre 2025, l’Arcivescovo di Milano Mario Delpini si è recato a Meda, dove ha visitato i luoghi più colpiti dall’esondazione del fiume Tarò.

L’arrivo alla fondazione Besana

La prima tappa del religioso, accompagnato dal primo cittadino Luca Santambrogio, è stata la Rsa Fondazione Besana, dove è stato accolto dagli ospiti della struttura e dalla presidente Annamaria Colombo, che ha raccontato delle difficoltà che la Rsa ha dovuto affrontare dal 22 settembre.

“Noi, come Fondazione, abbiamo anima e corpo. Anche se il nostro corpo è ferito, e lo vediamo da tutto quello che l’acqua ha danneggiato, la nostra anima è forte – ha spiegato Colombo – Metteremo a posto quello che è stato rovinato”.

“Sono qui per pregare insieme a voi, e perché reagiate con forza a quello che è successo”, ha aggiunto Delpini, che ha in seguito donato agli ospiti delle immaginette della Madonnina del Duomo di Milano, accompagnate dalla benedizione.

L’intervento nell’oratorio Santo Crocifisso

Successivamente l’Arcivescovo si è spostato all’oratorio Santo Crocifisso, dove è stato accolto dai giovani volontari che hanno dato una mano agli alluvionati nei giorni successivi al 22 settembre, offrendo sostegno sia concreto, spalando il fango, che emotivo:

“Esprimo la mia vicinanza verso tutti voi, e ammiro la capacità che avete avuto di rimboccarvi le maniche e di aiutare il prossimo senza esitazione – ha affermato Delpini – La prima reazione che ho vedendo le tracce del disastro che ci sono ancora in città è quella di sconforto, ma stimo la prontezza, la creatività e il sorriso con cui avete affrontato queste giornate difficili”.

Le parole del sindaco

Presente anche in oratorio il sindaco Santambrogio, che ha preso la parola per ringraziare i volontari e i cittadini medesi che si sono messi in gioco:

“Qui davanti a voi voglio ricordare che un amministratore senza una grande comunità non è niente, e questo me lo avete dimostrato voi con la vostra resilienza – ha affermato – Vedere come la città si sta rialzando ripaga tutti noi della fatica che abbiamo fatto subito dopo l’esondazione, e per questo voglio ringraziare profondamente tutti i circa 900 volontari che hanno aiutato, ma soprattutto i più giovani, che hanno dimostrato una grande forza e generosità”, ha concluso.