Strumenti educativi

Formazione congiunta per educatrici e insegnanti del vimercatese

Coinvolte circa 200 tra educatrici, insegnanti e coordinatrici dei servizi educativi per l’infanzia

Formazione congiunta per educatrici e insegnanti del vimercatese

Nelle giornate di venerdì 10 e sabato 11 ottobre 2025, l’Istituto Comprensivo Monginevro di Arcore ha ospitato un importante momento di formazione promosso dal Coordinamento Pedagogico del territorio vimercatese, che ha coinvolto circa 200 tra educatrici, insegnanti e coordinatrici dei servizi educativi per l’infanzia (0-6 anni).

Formazione congiunta per educatrici e insegnanti del vimercatese

L’incontro si è inserito in un percorso di lavoro condiviso attivo da alcuni anni, con l’obiettivo di costruire un sistema integrato zero-sei capace di affrontare in modo coerente e condiviso le sfide educative, promuovendo un linguaggio comune e azioni educative coordinate.

Tema centrale: “il disagio educativo nelle istituzioni della prima infanzia”

La riflessione si è concentrata sul tema del disagio educativo degli adulti di fronte alle fatiche e i comportamenti difficili da decifrare che bambini e bambine manifestano sempre più spesso già nella prima infanzia. L’incontro ha sottolineato l’importanza di intercettare precocemente i segnali di disagio, per offrire ai bambini un accompagnamento attento e rispettoso del loro sviluppo. Per potere operare con attenzione le figure educative devono avere un approccio osservativo e riflessivo che permetta loro di trovare le strategie adeguate di volta in volta.

A guidare il percorso formativo è stato il professor Giuseppe Nicolodi – psicologo, psicomotricista, terapista della neuropsicomotricità e docente presso l’Università di Bergamo – che ha approfondito il tema dell’osservazione come strumento educativo, utile per comprendere i comportamenti dei bambini e rispondere con maggiore consapevolezza.

Come sottolineato anche dagli Orientamenti Nazionali per i servizi educativi per l’infanzia (MIUR, 2022), la pratica osservativa, sostenuta da intenzionalità educativa, permette all’adulto di sospendere automatismi e agiti frettolosi, per interrogarsi sul reale significato del comportamento del bambino: “Cosa mi sta chiedendo il bambino? Cosa mi sta dicendo? Cosa posso fare?”.

Il presidente del Coordinamento Pedagogico del vimercatese, la dottoressa Valeria Vismara, afferma che

“i bambini non riescono a esprimere le proprie fatiche con le parole, ma lo fanno attraverso azioni, gesti e comportamenti corporei – come difficoltà nel separarsi dai genitori, nel mangiare o esplosioni di rabbia. Il compito dell’adulto è accogliere questi segnali senza giudizio, decodificarli e rispondere con ascolto e accompagnamento. Constatata la difficoltà crescente del lavoro educativo nei servizi della prima infanzia, il CPT, congiuntamente al Comitato Locale, ha valutato necessaria la proposta formativa per sostenere insegnanti ed educatrici nel difficile compito quotidiano all’interno dei diversi servizi 0-6”.

La risposta immediata della comunità educante ha confermato il desiderio di mettersi in gioco con entusiasmo e professionalità di tutti gli operatori del territorio del vimercatese.

“Esprimo soddisfazione nel vedere il Coordinamento Pedagogico del territorio vimercatese impegnato in un percorso di formazione così importante e partecipato – commenta Riccardo Corti Assessore alla Cura delle Persone della Città di Vimercate. Il lavoro sinergico tra istituzioni, educatrici e insegnanti rappresenta un valore fondamentale per la crescita dei nostri bambini e la serenità delle famiglie. Investire sulla formazione e sulla condivisione di strumenti educativi significa costruire, insieme, un futuro più attento ai bisogni dei più piccoli e più capace di rispondere alle sfide educative che ogni giorno ci troviamo ad affrontare. Un ringraziamento al professor Giuseppe Nicolodi che ha saputo guidare questo primo incontro, alla presidente Coordinamento Pedagogico dott. Valeria Vismara e a tutti coloro che, con professionalità e dedizione, contribuiscono a rendere il nostro sistema educativo sempre più accogliente e inclusivo.”

Il lavoro proseguirà nei prossimi mesi con momenti di ricerca educativa nei servizi, per allenare lo sguardo osservativo, promuovere il confronto tra équipe e costruire strategie condivise, capaci di dare risposta alle reali esigenze dei bambini e delle famiglie.