Ha perso la sua battaglia contro il cancro ma il suo sorriso e la sua voglia di vivere rimarranno per sempre nel cuore di chi l’ha amata. Una malattia implacabile condivisa sui Social fin da subito, giorno dopo giorno da quell’agosto del 2022, se l’è portata via per sempre, lasciando tante lacrime e un grande vuoto nel cuore dei suoi famigliari e di tutta la comunità di Arcore, soprattutto quella di Bernate che l’ha vista crescere.
Una diagnosi spietata (tumore al seno metastatico che aveva purtroppo già colpito le ossa e il fegato) scoperta a seguito di controlli medici dopo continui mal di schiena e arrivata, come una doccia gelata, a tre mesi dalla data delle nozze, celebrate nel novembre di quell’anno in Comune, ad Arcore, con il rito civile e poi nel giugno del 2023 in Toscana, in chiesa.
Arcore piange Veronica Todaro
Veronica Todaro aveva solo 40 anni, ma tutti quanti vissuti al massimo perchè la sua voglia di viaggiare, di scoprire il mondo, e il suo spirito libero l’hanno caratterizzata da sempre, fin dalla giovinezza.

Solare e dal sorriso contagioso, la donna amava dipingere e, soprattutto, da quando aveva scoperto la malattia, si era riavvicinata alla fede, a quel Dio che tanto ha invocato affinchè la aiutasse a guarire. Un dolore indicibile e immenso soprattutto per il marito Riccardo Di Stefano, per mamma Lucia Garancini e papà Luis Todaro, per il fratello Riccardo e la sorella Sofia. La sua famiglia, ricordiamo, è molto conosciuta e benvoluta in città soprattutto per aver lavorato per molti anni nel campo degli autotrasporti.
Nel 2019 lasciò tutto per trasferirsi a Londra
Dopo importanti esperienze lavorative portate avanti in Philips, Beiersdorf (la multinazionale tedesca attiva nel settore della cura della pelle) e Icam, colosso del cioccolato, nel campo del marketing, la giovane, nel settembre del 2019 decise di lasciare l’Italia e di trasferirsi a Londra, dove, qualche mese dopo il suo arrivo, incontrò Riccardo, l’amore della sua vita, con la quale convolò a nozze nel 2023. Anche se in realtà la proposta di matrimonio arrivò nel settembre del 2021, due anni esatti dopo il loro primo incontro. Ma, e questo la dice lunga su chi era la giovane, fu proprio Veronica a chiedere la mano di Riccardo.
“Avevamo tanti progetti da realizzare… tutti spazzati via dal cancro”
“Lei si trasferì a Londra perchè la realtà arcorese e, più in generale, quella italiana, le stavano un pochino strette – ha sottolineato il marito – Era uno spirito libero, le piaceva viaggiare. E poi era determinata, decisa, testarda e intraprendente: se si metteva in mente un obiettivo lo doveva raggiungere a tutti i costi. Aveva un carattere forte che l’ha portata a lasciare tutto, ad abbandonare la comfort zone, per scrivere una nuova avventura della sua vita.
un nuovo capitolo… Quando arrivò a Londra si diede fin da subito da fare per trovare un lavoro: per qualche mese portò avanti il lavoro di baby sitter, poi lavorò per un’azienda che produceva massaggiatori per la schiena. Ultimamente, invece, dava una mano nel patronato Acli che aiutava gli italiani, residenti a Londra, a sbrigare tutte le pratiche riguardanti pensioni e domande di invalidità. Purtroppo, nell’agosto del 2022, dopo alcuni controlli clinici, è arrivata la diagnosi spietata: i medici ci dissero fin da subito che il tumore al seno era molto grave e aggressivo. Ma lei non si perse d’animo. Ha combattuto fin da subito come una leonessa perchè era molto attaccata alla vita anche se, devo ammettere che per lei, ragazza molto indipendente, è stato difficile accettare di doversi affidare nel corso della malattia che peggiorava sempre di più mese dopo mese. La sua malattia però, ci ha riavvicinati alla chiesa italiana di Londra. Abbiamo frequentato il corso pre-matrimoniale in Inghilterra e siamo entrati anche nel coro della parrocchia londinese.Nell’ottobre del 2022 ha trascorso praticamente un mese intero sdraiata nel letto. Ma nel novembre di quell’anno tornammo in Italia per sposarci prima ad Arcore e poi in Toscana. E poi abbiamo realizzato un grande sogno: quello di comprare casa a Londra. Il nostro sogno era quello di creare una nostra famiglia con tanti bambini ma la malattia non ci ha permesso di coronare questo desiderio”.
A settembre il ritorno ad Arcore e le ultime settimane in famiglia
Il calvario della 40enne si è accentuato soprattutto a partire dal mese di settembre quando anche i medici londinesi avevano consigliato alla coppia di fare ritorno ad Arcore a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni di salute.
“A settembre siamo tornati qui perchè le terapie non funzionavano più – ha continuato Riccardo – Lei è stata vicina ai suoi cari per oltre due mesi anche se è rimasta ricoverata al San Raffaele per oltre un mese». Todaro credeva molto nella ricerca, tant’è che sul suo profilo Facebook promuoveva spesso campagne di raccolta fondi da destinare alla ricerca contro il cancro. «Ma non solo perchè nell’ottobre del 2023 aveva organizzato un vernissage, a Londra, per poter raccogliere fondi da destinare ad una associazione londinese che si occupava della ricerca – ha concluso il marito – Era anche molto attiva nel comunicare sui social la sua malattia. Ha rappresentato per tutti noi un esempio di lotta al male e di forza di reazione da cui prendere sicuramente esempio La malattia ha vinto sul corpo ma il suo amore, la sua testimonianza e l’intensità della sua vita hanno vinto la morte. In Latino il suo nome significa “vera icona”, la Veronica che ha asciugato il volto di Cristo. Quante volte lei, pur soffrendo infinitamente, ha asciugato le lacrime e riscaldato il cuore di tanti altri ammalati, pensando prima a loro che a se stessa”.
Le esequie di Veronica Todaro
Le esequie verranno celebrate oggi pomeriggio, martedì 18 novembre 2025, alle 14.15, nella chiesa di Sant’Eustorgio. Per l’occasione arriveranno in città anche due sacerdoti londinesi che la coppia aveva conosciuto a Londra durante la loro frequentazione nella chiesa italiana locale.
un nuovo capitolo… Quando arrivò a Londra si diede fin da subito da fare per trovare un lavoro: per qualche mese portò avanti il lavoro di baby sitter, poi lavorò per un’azienda che produceva massaggiatori per la schiena. Ultimamente, invece, dava una mano nel patronato Acli che aiutava gli italiani, residenti a Londra, a sbrigare tutte le pratiche riguardanti pensioni e domande di invalidità. Purtroppo, nell’agosto del 2022, dopo alcuni controlli clinici, è arrivata la diagnosi spietata: i medici ci dissero fin da subito che il tumore al seno era molto grave e aggressivo. Ma lei non si perse d’animo. Ha combattuto fin da subito come una leonessa perchè era molto attaccata alla vita anche se, devo ammettere che per lei, ragazza molto indipendente, è stato difficile accettare di doversi affidare nel corso della malattia che peggiorava sempre di più mese dopo mese. La sua malattia però, ci ha riavvicinati alla chiesa italiana di Londra. Abbiamo frequentato il corso pre-matrimoniale in Inghilterra e siamo entrati anche nel coro della parrocchia londinese.Nell’ottobre del 2022 ha trascorso praticamente un mese intero sdraiata nel letto. Ma nel novembre di quell’anno tornammo in Italia per sposarci prima ad Arcore e poi in Toscana. E poi abbiamo realizzato un grande sogno: quello di comprare casa a Londra. Il nostro sogno era quello di creare una nostra famiglia con tanti bambini ma la malattia non ci ha permesso di coronare questo desiderio”.