“Non è vero che la piscina non è a norma. La decisione di chiuderla è stata presa arbitrariamente dal gestore”. Continua a far discutere il caso della piscina di Lentate sul Seveso chiusa da quasi tre settimane. Dopo la riunione infuocata tra genitori e Como Nuoto, gestore dell’impianto di via Alessandro Manzoni, è intervenuta Alte Groane srl, proprietaria della struttura, che smentisce categoricamente problemi di sicurezza.
“La piscina è in regola sotto ogni profilo normativo”
In particolare la proprietà, tramite i propri avvocati, respinge al mittente (Como Nuoto) le accuse di una mancanza di certificazione della prevenzione incendi e di conformità delle vetrate.
“Sulla conformità alla normativa antincendio viene ignorata la radicale riforma della materia introdotta dal D.P.R. 1° agosto 2011, n.151, che per la categoria di attività in esame ha sostituito il rilascio del Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) con il regime della Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). In tal senso, Alte Groane ha regolarmente presentato al SUAP del Comune di Lentate sul Seveso la SCIA e, come previsto dall’art. 19 della L. 241/1990 e confermato dalla stessa ricevuta di protocollo, la SCIA ha efficacia immediata e costituisce titolo abilitativo per l’esercizio dell’attività. A smentita di ogni possibile equivoco, si precisa che l’oggetto della segnalazione a suo tempo depositata riporta testualmente: SCIA ATTIVITA’ DI: RETE GAS METANO-IMPIANTI TERMICI ALIMENTATI A GAS DI RETE -CAMPI DA TENNIS – LOCALE PISCINA (locale con capienza superiore a 100 persone) ATTIVITA’ INDIVIDUATE AI SENSI DPR 151/2011 AI NR. 1-1-C; 74-2-B; 74-1-A; 65-1-B”. Pertanto, l’impianto era ed è pienamente in regola sotto ogni profilo normativo”.
“Le vetrate sono conformi”
“Relativamente alla conformità delle vetrate, la società Alte Groane srl è in possesso della dichiarazione del fornitore e installatore che attesta la natura antinfortunistica delle vetrate e la loro piena conformità alla normativa di settore (prova del pendolo EN12600)”.
I motivi della chiusura della piscina
La proprietà chiarisce che la chiusura della piscina “non è stata disposta da alcuna autorità pubblica a causa di irregolarità, ma è stata una decisione unilaterale e arbitraria del gestore, Asd Como Nuoto, come da loro stessi comunicato all’utenza in data 11 novembre 2025. Tale atto si inserisce in un più ampio contenzioso contrattuale per i gravi inadempimenti posti in essere da Como Nuoto”.