Claudio Meroni è il nuovo presidente del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea che si estende su 29 comuni delle province di Milano, Monza e Brianza e Como. Succede a Emiliano Campi, in carica dal 2020.
Nuovo presidente per il Parco delle Groane
Nel corso della seduta convocata per questa mattina nella sede dell’Ente, a Solaro, la Comunità del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea ha eletto il nuovo presidente e i componenti del Consiglio di gestione del Parco. Presidente per i prossimi cinque anni è Claudio Meroni. Confermati i consiglieri William Ricchi (di Barlassina, nomina di Regione Lombardia) e Daniele Barcella (di Lentate sul Seveso, designato dalle associazioni di categoria degli agricoltori). Torna nel Consiglio del Parco Antonella Ferrario, ex sindaca di Ceriano Laghetto, mentre gli altri due nuovi componenti sono la canturina Patrizia Marzorati e Matteo Figini (vicesindaco a Varedo).
Sindaco di Cucciago per dieci anni
Meroni, 52 anni, per dieci anni, fino al 2024, è stato sindaco di Cucciago (Como) e in precedenza assessore e consigliere. Laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano, abilitato come coordinatore della sicurezza e responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione, vanta oltre 25 anni di esperienza nella progettazione e nella gestione in ambito civile e industriale.
Le prime parole del presidente
Dopo aver ringraziato per la fiducia la Comunità del Parco e i suoi predecessori per il lavoro svolto, Claudio Meroni ha così commentato la sua nomina:
“Provo una grande emozione nell’assumere questo incarico così importante. È un onore che sto apprezzando pienamente in queste ore e che sento come una responsabilità verso tutta la nostra comunità. Il Parco deve essere percepito davvero come “il nostro Parco”, il Parco di tutti i cittadini dei Comuni che hanno contribuito a far nascere e crescere questa bella realtà. Nei miei anni da amministratore a Cucciago ho vissuto in prima persona quanto il Parco sia diventato un luogo fondamentale. Ben ricordo, durante il periodo della pandemia, le sensazioni di benessere e libertà che regalavano le passeggiate della domenica. Il Parco deve continuare a essere meta di incontri spontanei, uno spazio da vivere e frequentare ogni giorno. Ed è proprio per questo che va tutelato e preservato con ancora più convinzione. Mi impegnerò perché il Parco continui a essere un bene condiviso, un patrimonio comune di cui avere cura e che può unire davvero tutti”.