In via Mazzini

La denuncia dei Comitati: “Rifiuti pericolosi e amianto nei cantieri di Pedemontana”

Il Coordinamento No Pedemontana e Suolo Libero chiedono lumi sulla gestione dei sacchi e sulle bonifiche, esposto al sindaco.

La denuncia dei Comitati: “Rifiuti pericolosi e amianto nei cantieri di Pedemontana”

“Sacchi di rifiuti pericolosi e amianto nei cantieri di Pedemontana“: la denuncia del Coordinamento NO Pedemontana e del Comitato Suolo Libero, che chiedono lumi sulla gestione.

Pedemontana, una cinquantina i sacchi accatastati: chiesti chiarimenti

I due gruppi di attivisti segnalano quanto alcuni componenti degli stessi Comitati hanno constatato tra domenica 30 novembre  e lunedì 1 dicembre dentro il cantiere di Pedemontana lungo la via Mazzini a Desio (nei pressi della rotonda in cui via Mazzini incrocia via Dalla Chiesa). “Domenica 30 novembre all’interno della recinzione del cantiere, a pochi metri dalle reti, ma molto vicino al ciglio della strada, erano accatastati numerosi sacchi, almeno una cinquantina se non di più, recanti le etichette di rifiuti pericolosi e la dicitura ‘contiene amianto’. I sacchi erano accatastati all’interno di un’ulteriore recinzione di moduli metallici mobili, assemblati in maniera a dir poco approssimativa, senza copertura per evitare l’azione degli agenti atmosferici e senza isolamento dal terreno. In un sopralluogo di lunedì 1 dicembre la situazione era perfino peggiore: i sacchi erano stati spostati e ammassati e letteralmente appoggiati sulla recinzione del cantiere che da sul numero civico 73, a pochi metri dalle case. I sacchi si possono toccare con un dito semplicemente infilandolo tra le maglie della recinzione; naturalmente continuano ad essere senza coperture e quindi esposti agli agenti atmosferici”.

“Quanto abbiamo visto è preoccupante”

Gli attivisti proseguono: “Non siamo tecnici e non siamo ispettori dell’Arpa o dell’Ats, ma quanto abbiamo osservato ci sembra abbastanza preoccupante e merita delle verifiche da parte degli organi competenti”. Pertanto, hanno inviato un esposto al sindaco di Desio, Carlo Moscatelli,  “affinché verifichi la rispondenza o meno alle indicazioni di legge di questa gestione dell’amianto e si prendano i provvedimenti eventualmente necessari”. I Comitati chiedono anche di  sapere “qual è l’impresa che sta gestendo lo smaltimento dei rifiuti, e in che modo Pedemontana e Webuild ne controllano l’operato. La realizzazione di Pedemontana è ancora all’inizio – fanno presente –  e attraversa territori in cui di terreni da bonificare ce ne sono e ce ne saranno parecchi. La trasparenza da parte delle società coinvolte e i controlli da parte delle istituzioni sono assolutamente doverosi”.

“Difendiamo la salute con la vigilanza e la mobilitazione”

In attesa di chiarimenti, ai Comitati resta aperta la domanda sulla presenza di rifiuti pericolosi in una zona che fino pochi mesi fa era completamente verde. “Non possiamo non domandarci come mai in una zona che pochi mesi fa era fatta di campi e brughiera, ci fossero rifiuti cosi pericolosi. Qualche vecchio capanno degli attrezzi? Qualche impresa che ha voluto risparmiare sullo smaltimento? Chissà… in ogni caso qualcosa non andava nemmeno prima, ed evidentemente in passato i controlli non sono stati sufficienti  – puntualizzano –  Questo, ovviamente, non autorizza ad essere approssimativi oggi sulla gestione di questi rifiuti. Con l’amianto si deve essere rigorosi; si doveva esserlo prima e si deve esserlo ora e in futuro. Ancora una volta la salute dobbiamo difenderla tutti noi con la vigilanza e la mobilitazione”.