Riconoscimenti

Carate, encomio a medici e volontari dell'hub Polaris

In Consiglio il sindaco Luca Veggian ha reso omaggio al personale che, dal 16 aprile scorso, è stato impegnato per gestire le vaccinazioni anti-Covid.

Carate, encomio a medici e volontari dell'hub Polaris
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Encomio pubblico in Aula per medici e volontari dell'hub vaccinale Polaris di Carate Brianza.

L'omaggio in Consiglio comunale a Carate Brianza

Cinque mesi e mezzo a servizio ininterrotto della comunità e del territorio, impegnati nella battaglia contro il Covid-19 in quello che è stato uno dei più importanti hub vaccinali di tutta la Lombardia. In Consiglio comunale a Carate Brianza il sindaco Luca Veggian e l’Assise hanno reso pubblico omaggio all’esercito di medici, infermieri, personale e associazioni di volontariato che, dal 16 aprile al 30 settembre, si sono avvicendati all’interno degli spazi della discoteca «Polaris Studios» di via Della Valle trasformata, grazie alla disponibilità dei proprietari Egidio Motta e la moglie Cristina Limonta, in un centro massivo all’avanguardia per fare fronte alla «più grande» e «grave emergenza sanitaria degli ultimi anni», per usare le parole del dottor Giovanni Palazzo, nominato da Asst Brianza come responsabile della struttura vaccinale.

«Ho seguito in questi mesi il lavoro instancabile svolto all’interno dell’hub gestendo una fase che, all’inizio, non è stata affatto semplice anche per la scarsità di dosi disponibili da somministrare. Per questo, oggi, abbiamo voluto qui una rappresentanza di questi attori straordinari per riconoscere pubblicamente l’impegno», ha detto il primo cittadino che ha poi invitato uno ad uno i «protagonisti» della campagna vaccinale. In primis, appunto, il dottor Palazzo, responsabile dell’hub di Carate Brianza.

Il responsabile del centro di Carate Brianza

«Voglio ringraziare tutto il personale che ci ha accompagnato - ha detto Palazzo - La mia è stata una missione: prelevato dal 118, sono stato dirottato qui a organizzare questa grossa emergenza. Una sfida ardua e grande, che abbiamo vinto per la quantità di persone che abbiamo servito. Ho visto tanti e troppi morti in questa pandemia: ne siamo usciti grazie alle vaccinazioni. Dall’inizio della emergenza, posso dire quasi di avere smesso di vivere. Sono stato dall’oggi al domani nel 118 e il giorno dopo inviato a Bergamo. Ho pensato persino di licenziarmi se avessi dovuto affrontare un’altra ondata importante... Gestire duemila persone al giorno non è stato facile davvero, ma ci siamo riusciti. Il mio era un dovere etico e professionale, quello dei volontari è stato invece un lavoro encomiabile: è a loro che va il ringraziamento più grande».

La dottoressa Ghezzi

Poi è stata la volta di Antonella Ghezzi, medico di base a Carate, in rappresentanza dei medici di Medicina generale: «Abbiamo offerto un esempio di collaborazione stretta tra medici ospedalieri e territorio. Da parte nostra, grazie all’organizzazione della Medicina di gruppo, siamo riusciti a tenere aperti i nostri ambulatori e poi ad alternarci per prestare supporto all’interno dell’hub. Da soli non si fa nulla, il lavoro in team porta a risultati straordinari», ha detto la dottoressa Ghezzi.

Protezione civile, Alpini e Pro loco

Encomi pubblici anche ai gruppi di volontari impegnati all’hub di via Della Valle.
Per gli Alpini è intervenuto il capogruppo Alberto Tevisio: «Abbiamo solo risposto al nostro motto: Alpini,presenti! Ci siamo e ci saremo sempre, sull’esempio del nostro generale Francesco Paolo Figliuolo (commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, ndr). Per noi è stata un’esperienza grande nella tragicità di una situazione che ha fatto emergere, però, la parte umana delle persone. Abbiamo visto gente commuoversi e piangere: nel nostro piccolo abbiamo offerto un sostegno morale, regalando sorrisi con gli occhi dietro le mascherine...».

Poi è stata la volta della Protezione civile comunale, con l’intervento della presidente Gabriella Menoni accompagnata in Aula da due volontari: «Avevamo timore all’inizio, dopo un anno che è stato per tutti terribile. La fatica c’è stata, sono stati mesi impegnativi ma abbiamo trovato amici, nei medici e nel personale. La verità è che questa campagna vaccinale ci sta portando fuori dalla pandemia e questo sacrificio che stiamo facendo è il traguardo più importante», ha detto ringraziando poi tutti quelli che hanno collaborato a fianco delle Tute gialle caratesi, del gruppo provinciale e dei vicini Comuni.

Da ultimo, l’encomio alla Pro loco, presente con uno staff di uomini e donne che hanno speso ore di servizio al quale si è affiancata in più occasioni anche l’assessore ai Servizi sociali, Cristina Camesasca.
«E’ emersa l’umanità vera: poter infondere serenità e conforto ad anziani impauriti e accompagnatori è stata la nostra piccola missione», ha ricordato la vicepresidente Chicca Valtorta che ha dato poi lettura di un emozionante bigliettino che una donna ha consegnato ai volontari dopo averlo scritto durante i 15 minuti di attesa dopo il vaccino: «Volevo ringraziarvi e lodarvi per l’impegno e lo spirito di sacrificio che state mostrando per me e per la comunità. In questo periodo così particolare, dove tutti siamo preoccupati e confusi, è bello vedere persone che come voi, ci rassicurano. Possa il buon Dio continuare a darvi questo spirito generoso e benedirvi per i vostri sforzi».

 

 

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