Il Prefetto

"Massimo controllo" nelle stazioni dopo l'aggressione a Seregno

Vertice con il sindaco Rossi e le forze dell'ordine: disposti più vigilanza negli scali e maggiore impulso al tavolo contro il disagio giovanile.

"Massimo controllo" nelle stazioni dopo l'aggressione a Seregno
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Dare un maggiore impulso alle attività del tavolo per il contrasto del disagio giovanile avviato nell'ottobre scorso e intensificare i servizi di controllo e vigilanza nei principali scali ferroviari della Provincia. E' l'esito dell'incontro in Prefettura dopo la grave aggressione alla stazione di Seregno di cui è stato vittima un 14enne di Lentate sul Seveso.

Le indagini dopo l'aggressione

Ieri, venerdì 27 gennaio, il Prefetto Patrizia Palmisani ha tenuto un incontro con il sindaco di Seregno e le Forze di polizia con l’obiettivo di approfondire l’episodio di mercoledì pomeriggio sulla banchina del secondo binario, di cui sono stati responsabili un 15enne di Desio e un 14enne di Seregno. Nel rispetto delle attività di polizia giudiziaria in corso di svolgimento, in Prefettura sono state condivise ed esaminate le informazioni a disposizione, riferite in particolare al contesto in cui è maturato il conflitto tra i giovani coinvolti, nonché alle dinamiche dei fatti violenti che in taluni casi si verificano all’interno delle stazioni ferroviarie.

"Massimo controllo" nelle stazioni

Il Prefetto, nel rilevare la straordinaria gravità dell’accaduto, ha ritenuto opportuno dare alle Forze di polizia la direttiva di attuare un’immediata intensificazione dei servizi di controllo e vigilanza dei principali scali ferroviari della provincia, in una prospettiva di prevenzione di condotte predatorie o violente. Inoltre si è impegnata a dare nuovo impulso alle attività del tavolo per il contrasto del disagio giovanile avviato dalla Prefettura nello scorso mese di ottobre.

Più impulso alle politiche contro il disagio giovanile

"L’episodio di Seregno evidenzia la necessità di rivolgere la massima attenzione al controllo delle stazioni: la sicurezza degli utenti del servizio ferroviario deve essere tutelata anche dal pericolo di aggressioni che, vista la presenza dei convogli in movimento, potrebbero mettere in pericolo la stessa incolumità fisica delle vittime - ha commentato Palmisani -  Accanto a ciò, tuttavia, la giovane età dei ragazzi coinvolti chiama tutte le istituzioni a non sottovalutare la dimensione sociale del fenomeno del disagio giovanile, che è necessario approcciare in una logica non soltanto securitaria, agendo anche sul piano dell’educazione e dell’affiancamento nel percorso di crescita".

 

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