A Desio sarte al lavoro per ultimare i costumi del Palio degli Zoccoli
Oltre seicento gli abiti che hanno cucito e ricamato per la sfilata. Il 4 giugno si terrà la 33esima edizione,
Sarte al lavoro per ultimare i costumi del Palio degli Zoccoli di Desio. Le loro mani ogni giorno cuciono e ricamano con pazienza e passione gli sfarzosi abiti che sfileranno durante la rievocazione storica della battaglia di Desio del 21 gennaio 1277.
Tanti costumi ma sempre meno sarte
Sono oltre seicento gli abiti che hanno nel magazzino del centro parrocchiale "Il Centro". Tra le sarte ci sono Lucia Nava, Luigina Santambrogio, Luciana Colombo, Nuccia Garbagnati, Federica Brivio, Rosanna Bonfanti supervisionate da Angela Cattaneo:
"In futuro sarà più difficile continuare - hanno ammesso - Dato che non tutti sanno cucire al giorno d’oggi e noi siamo sempre meno".
Hanno ricordato con particolare affetto Carla Galbiati, la ricamatrice che è mancata durante il periodo della pandemia nel 2020. Il gruppo nel corso degli anni si è ridotto, ma non è di certo diminuito l’entusiasmo e la passione con la quale continuano a portare avanti una tradizione tutta desiana.
"Non contiamo le ore che abbiamo passato qui"
Nava e Santambrogio, in particolare, sono delle veterane perché erano presenti, dietro le quinte, sin dalla prima edizione del Palio degli Zoccoli:
"È un po' il nostro figlio adottivo - hanno detto - Dopo oltre 33 anni lo facciamo con il cuore e con passione. Non contiamo le ore che abbiamo passato quaggiù, ma l’abbiamo sempre fatto perché ci piaceva stare insieme. Lo spirito di continuare a noi non è mai venuto a mancare, anche se se ne sono andate ben cinque sarte".
Hanno ricordato di come il primo anno, precisamente nel 1989, erano tutti scettici sulla riuscita effettiva della rievocazione storica
"ma quando tutti hanno visto il successo della prima corsa e della prima sfilata è stato un exploit, che dura fino ad oggi".
Il primo anno hanno creato all’incirca centocinquanta vestiti:
"Ricordo che stavamo a ricamare fino alle due di notte perché fossero tutti finiti e anche una ditta di Desio ci aveva dato una mano. Inoltre, all’inizio tutti si vergognavano e non volevano sfilare, ora è decisamente cambiata la situazione".
Lo stilista Alessandro Valtorta e i primi abiti del corteo
Per poter sfilare con i bellissimi abiti del corteo bisogna sempre prenotarsi con anticipo. Per i primi modelli degli abiti si sono affidate allo studio del desiano Alessandro Valtorta, che faceva lo stilista. In biblioteca Ambrosiana c'è un volume che parla della battaglia di Desio e da lì hanno anche preso spunto per le decorazioni:
"Gli abiti che abbiamo confezionato non sono come quelli del Palio di Legnano che sono del 1400 o quelli successivi dell’età napoleonica - hanno spiegato - Ogni epoca ha avuto una moda e la nostra comporta oro argento e perle come decoro, ma non eccessivamente sfarzosi".
L'orgoglio di vedere i propri costumi sfilare
Oggi ogni contrada conta una ventina di figuranti, ma solo il corteo storico ha un patrimonio di oltre seicento abiti tutti ricamati a mano.
Ogni martedì sera e giovedì pomeriggio le sarte sono presenti dall’inizio dell’anno per confezionare e rammendare gli abiti:"Quest'anno abbiamo riparato degli abiti che si rovinano per il tempo e l’usura, ma ci vogliono tante ore. Facciamo molti sacrifici per il Palio, ma sono tutti ripagati dalla bellissima sfilata e dalla consapevolezza di fare qualcosa per Desio", hanno concluso.