Gli sviluppi del progetto

A due anni dalla scomparsa di Pino Airò nasce il premio "Borsa Formazione e Lavoro"

A due anni dalla scomparsa del magistrato, la Rete per la “Promozione di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, adulti e minorenni, degli ex detenuti e delle persone in esecuzione penale esterna” presenta gli sviluppi del nuovo progetto.

A due anni dalla scomparsa di Pino Airò nasce il premio "Borsa Formazione e Lavoro"
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A due anni dalla scomparsa nasce il Premio  “Borsa Formazione e Lavoro Pino Airò”. Nato dalla volontà di continuare il lavoro del magistrato, il Premio ha l’obiettivo di intervenire nelle situazioni di maggior svantaggio sociale e sostenere progetti che
favoriscano iniziative per la formazione di persone adulte e minori sottoposte a provvedimento dell’autorità giudiziaria penale, oltre alla creazione di opportunità lavorative, come concreta attuazione dei principi contenuti nell’articolo 27 della Costituzione italiana.

Il Premio "Borsa Formazione e Lavoro Pino Airò"

Promossa da tutti i firmatari del Protocollo di intesa interistituzionale di Monza e Brianza per la “Promozione di reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti, adulti e minorenni, degli ex detenuti e delle persone in esecuzione penale esterna”, la prima edizione del Premio è stata lanciata lo scorso ottobre. Al 5 novembre, data in cui scadeva la possibilità di presentare le progettazioni, sono pervenute agli uffici della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza due candidature riguardanti l’avvio di percorsi formativi e professionalizzanti.
Entro la fine del 2021 le progettualità saranno valutate da un’apposita commissione di recente nominata dalla Rete e costituita da: Alessandra Airò, in rappresentanza della famiglia Airò; Laura Cosentini, già Presidente del Tribunale di Monza; Francesca Valenti, Direttrice Ufficio Detenuti e Trattamento Prap Lombardia; Luigi Pagano, già Direttore PRAP Lombardia fino al 2012 e successivamente Vice Capo Dipartimento nazionale; Marta Petenzi, Segretario generale della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza.

Il finanziamento

La “Borsa Formazione e Lavoro” è già stata finanziata da alcuni dei soggetti sottoscrittori del Protocollo, a cui si sono aggiunti sostenitori privati: a oggi ha raccolto 17.185 euro. La partecipazione e il conseguente finanziamento del progetto sono aperti a chiunque: enti o privati interessato a ricordare la persona di Pino Airò e a sostenere un’iniziativa di carattere sociale di immediato e notevole impatto sul territorio monzese. I fondi per sostenere il Premio sono raccolti da Fondazione della Comunità di Monza e Brianza.

"Uomo e giudice di valore"

“Pino Airò era un uomo ed un giudice di valore, che ha sempre pensato che gli uomini autori reati che lui giudicava fossero uomini da recuperare alla società; era un giudice che non ha mai perso la convinzione che in ciascuno ci fosse qualcosa di buono e che valeva comunque la pena di impegnarsi per far emergere quel qualcosa – commenta la Presidente del Tribunale di Monza Patrizia Gallucci - Era un uomo ed un giudice con una grande capacità di entrare in contatto con l’essenza delle persone che incontrava sulla sua strada, senza distinzione di livello sociale, di cultura, di genere, sempre aperto alle innovazioni. A qualcuno, a volte, sarà apparso come un visionario ma ha saputo invece realizzare le sue intuizioni coinvolgendo colleghi e collaboratori proiettando il Tribunale di Monza verso una nuova organizzazione, più vicina al territorio e alle persone, più accogliente per chi ha fatto l’esperienza del carcere”.

“Solo azioni concertate possano contribuire ad arginare i rischi di commissione e reiterazione dei reati. In tal senso, per giovani ancora in fase di evoluzione, interventi di formazione mirati e di accompagnamento all’impegno lavorativo costituiscono strumenti privilegiati di educazione alla legalità e di inclusione sociale”. Queste invece le parole di Francesca Perrini, Direttrice del Centro per la Giustizia Minorile della Lombardia che aggiunge: “Nel territorio di Monza e Brianza state già concretizzate iniziative di formazione mirata ed accompagnamento lavorativo, che hanno espresso buone potenzialità di tenuta e di aggancio dei minori entrati nel circuito penale”.

I capisaldi del Premio

“Da Pino Airò abbiamo ereditato uno stile di lavoro che continua ad accompagnarci anche oggi in tutti i progetti di rete che danno attuazione al protocollo di intesa istituzionale siglato nel 2018 – ha aggiunto Dèsirée Merlini, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Monza – Le azioni avviate puntano sulla valorizzazione della persona in sé, sulla qualificazione professionale e sulla ‘capacità di fare’ che sono i capisaldi anche del Premio intitolato al Giudice Airò e soprattutto sul riconoscimento dei valori profondi di ogni singolo essere umano. Sono convinta che le esperienze positive di formazione, di reinserimento lavorativo e di prevenzione delle recidive costituiscano un grande insegnamento e un monito anche per i più giovani, che eventualmente si trovano sull’orlo della devianza, per acquisire consapevolezza che anche dalle esperienze degli ‘antieroi’ si può imparare e riacquistare autonomia e dignità piene”.

Pino Airò, grandi capacità e prospettiva sociale

Pino Airò (25.12.1951 - 11.11.2019) ha svolto per più di trent’anni le funzioni di giudice penale presso il Tribunale di Monza, divenendo uno dei riferimenti principali per gli operatori di giustizia, ma anche per i rappresentanti delle Istituzioni locali e i cittadini del territorio di Monza e Brianza. Le grandi capacità organizzative e la prospettiva sociale del servizio reso dagli Uffici giudiziari gli consentivano di raggiungere molteplici risultati anche nelle attività di coordinamento delle Istituzioni territoriali nonché di divulgazione e affermazione dei temi relativi alla tutela dei diritti anche tra la cittadinanza.

Il Protocollo è stato firmato nel 2018 grazie anche all’opera di Pino Airò, il cui ruolo è stato fondamentale sia per il coinvolgimento dei soggetti aderenti e la costituzione della rete territoriale sia per la ideazione e promozione di alcune iniziative sul territorio.

Negli anni passati nell’ambito dell’attività del Protocollo sono già state svolte le seguenti iniziative:

- presentazione pubblica del progetto alla cittadinanza di Monza e Brianza, con distribuzione e diffusione di un opuscolo diretto agli imprenditori locali per descrivere la normativa di settore e i vantaggi fiscali relativi all'assunzione di detenuti o ex detenuti, "Lavoro penitenziario. Un'opportunità per le imprese";
- due corsi annuali di formazione informatica, di cui uno attualmente in corso, all'interno della Casa Circondariale di Monza mediante la costituzione di una Cisco Networking Academy;
- corso di autoimprenditorialità rivolto alle persone in esecuzione penale esterna;
- due incontri pubblici, aperti alla cittadinanza di Monza e Brianza, sul tema della giustizia riparativa.
È possibile sostenere il Premio con una donazione online a questo link.

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