A Lentate l'omaggio ad Ilenia, vittima di femminicidio
Nel cortile della biblioteca è stata presentata l'opera di Alessandro Galanti, nell'ambito delle iniziative contro la violenza sulle donne.
Un «Omaggio ad Ilenia», vittima di femminicidio. Inaugurata a Lentate l'opera di Alessandro Galanti, nell'ambito del ricco programma di iniziative organizzate nel mese di novembre contro la violenza sulle donne.
Omaggio ad Ilenia, vittima di femminicidio
Alle 10.30 di domenica 13 novembre 2022, nel cortile della biblioteca di Camnago, è stata inaugurata l’opera «Omaggio ad Ilenia», realizzata dall’artista monzese Alessandro Galanti che si è ispirato alla vicenda di Ilenia Graziola, la 29enne di Nogaredo uccisa nel novembre 2008 a Trento dall’ex compagno Carlos Ignacio Carrasco Ortega, un cileno di 39 anni che non aveva accettato la fine della relazione e che dopo il delitto si era tolto la vita.
Un'opera cruda, che suscita una riflessione
L’opera monumentale, alta circa quattro metri, presentata al Senato nel 2018, è stata ospitata in varie città italiane e a novembre è approdata a Lentate, dove rimarrà esposta per tutto il mese. Significativo che sia stata inaugurata proprio nel giorno del compleanno di Ilenia, il 13 novembre. «Un’opera che appare dura, forse anche cruda, ma che proprio per questo non manca di suscitare una riflessione su una piaga sociale - il commento del sindaco Laura Ferrari - Ammetto che la mia sensibilità sul tema della violenza contro le donne è cresciuta con gli anni e mi fa piacere che oggi ci siano qui molti uomini (tra loro anche il marito, il senatore Massimiliano Romeo, ndr), perché è soprattutto verso di loro che deve essere indirizzata l’opera di sensibilizzazione».
"L'amore non è violenza"
«Da quando mi è stata affidata la delega alle Pari opportunità ho cercato di affrontare questa tematica non solo nei mesi canonici dedicati alla donna, marzo e novembre, ma in tutto l’anno - ha aggiunto l’assessore Barbara Russo - Penso sia fondamentale educare alla cultura del rispetto e trasmettere il messaggio che la violenza non ha nulla a che vedere con l’amore».
L'impegno costante dell'Arma contro la violenza sulle donne
Significativo anche l’intervento del comandante della Compagnia dei Carabinieri di Seregno, tenente colonnello Emanuele Amorosi, il quale ha evidenziato che «quotidianamente l’Arma deve affrontare questa piaga che riguarda tutte le classi sociali, senza distinzioni. E’ positivo però che in questi anni sono aumentate le denunce, perché significa che sempre più donne trovano il coraggio di chiedere aiuto».
Cinque donne nell'opera monumentale
La parola è quindi passata a Galanti, che ha illustrato il significato dell’opera, composta da cinque figure femminili realizzate con una trama particolare, «ottenuta dalla clorofilla», e dorate, «perché ritengo che ognuno di noi sia unico e prezioso, proprio come l’oro». Ognuna delle donne, realizzate grazie a ragazze che hanno fatto da modelle, rappresenta un atteggiamento. Al centro c’è la vittima di violenza, «simbolo di speranza perché ha ripreso in mano la sua vita. Quelle intorno incarnano rispettivamente due sentimenti passivi, la paura e la costernazione, e due sentimenti attivi, il coraggio e la rabbia. Sono i sentimenti che ognuno di noi può provare quando viene a conoscenza di una situazione di violenza».