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A Limbiate seicento studenti in marcia  per ricordare Luca Attanasio

Questa mattina, mercoledì, in occasione del secondo anniversario dell'omicidio in Congo è stata scoperta la targa di Villa Attanasio

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A Limbiate seicento studenti in marcia  per ricordare Luca Attanasio. Questa mattina, mercoledì, in occasione del secondo anniversario dell'omicidio in Congo è stata scoperta la targa di Villa Attanasio

L'eredità che lascia ai giovani

Limbiate commemorazioni Attanasio
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Il suo esempio di vita e una villa storica che rinascerà come centro culturale dedicato soprattutto alle nuove generazioni. Questa l’eredità che lascia ai giovani l’ambasciatore Luca Attanasio a due anni  dall'omicidio in Congo del 22 febbraio 2021. Questa mattina, mercoledì, a due anni esatti dall’attentato, la dimora storica di via Mazzini è stata ufficialmente intitolata al diplomatico limbiatese. Al termine della marcia a cui hanno partecipato circa seicento studenti, il sindaco Antonio Romeo e i genitori di Luca, il papà Salvatore e la mamma Alida, hanno scoperto la targa con la scritta “Villa Attanasio”.

Acquistata tre giorni prima dell'omicidio

Villa Medolago fu acquistata dal Comune di Limbiate tre giorni prima dell’omicidio  e lo stesso Luca Attanasio, sempre molto attento alle vicende che riguardano la città, quando lo aveva saputo si era complimentato a lungo con il sindaco per la bellissima notizia. In seguito all’attentato in Congo, una delle prime promesse di Romeo era stata quella di intitolare al diplomatico limbiatese la villa storica che una volta ristrutturata accoglierà la nuova biblioteca e un centro culturale.

Biblioteca e centro culturale

"Il progetto, redatto dal Politecnico di Milano, prevede un investimento di 8 milioni di euro, di cui 5 a carico dello Stato – ha premesso Romeo nel suo intervento - questa villa è stata acquistata dalla città con decisione unanime del Consiglio comunale. A fine anno dovrebbero partire i lavori, questo spazio deve diventare uno spazio per i giovani, innovativo, dove possono trascorrere il loro tempo. Abbiamo 70mila metri quadrati di parco collegato a quello di Villa Mella. Dobbiamo essere orgogliosi come lo era Luca dell’acquisto di questa Villa".

La cerimonia al teatro

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La cerimonia di commemorazione è iniziata alle 10 al teatro comunale: la sala era gremita di studenti delle scuole superiori di Limbiate -  Castiglioni e Morante - più una delegazione del Majorana di Desio (il liceo frequentato dall’ambasciatore) e alunni di terza media. E’ stata ricordata la figura di Luca Attanasio da chi gli era più vicino, il papà Salvatore, gli amici storici, i componenti della neo nata associazione "Amici di Luca Attanasio", l’ambasciatore Renato Varriale, Direttore Generale per le Risorse e l'Innovazione del Ministero degli Esteri.

Le autorità presenti

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Numerose le autorità presenti, oltre al sindaco, assessori e consiglieri di Limbiate, il consigliere Claudio Rebosio in rappresentanza della Provincia di Monza e Brianza, il consigliere regionale del Pd Pierfrancesco Majorino, il comandante provinciale dei Carabinieri di Monza e Brianza, il colonnello Gianfilippo Simoniello, il comandante della Compagnia Carabinieri di Desio, il tenente Maurizio Guadalupi, Carabinieri di Limbiate, Polizia Locale con il comandante Pasquale Tardi. Dopo l’inno italiano, il sindaco  Romeo ha ricordato che Luca Attanasio “era orgoglioso della sua Limbiate. Era un ragazzo generoso, amava quello che faceva per gli altri”.

Il papà Salvatore

Salvatore Attanasio ha ricordato la “missione” di suo figlio Luca:

"Il rispetto delle regole, della persona, per le idee altrui, sono ingredienti fondamentali per la pace. Luca si nutriva di questi valori e con la sua traboccante empatia, semplicità e umanità è oggi un esempio da seguire. Noi genitori non sapevamo nulla del suo lavoro, di quello che ha fatto, perché era molto riservato. Abbiamo scoperto tutto ciò che ha fatto attraverso le testimonianze di tutti coloro che hanno ricevuto aiuto concreto da lui. A voi ragazzi dico, non lasciate cadere nell’oblio l’eredità morale che Luca ci ha lasciato ma siate voi stessi protagonisti".

L'attivista congolese

Nelle parole di Pierre Kabeza, attivista congolese, il pensiero di chi era Luca Attanasio per il Congo:

"Ha trovato un paese distrutto, lui ha tolto la giacca dell’ambasciatore e ha fatto coincidere l’impegno diplomatico con quello umanitario. Ha capito il grido del popolo congolese che lo ha visto come fratello e amico. Seguite l’esempio di Luca se volete andare insieme all’Africa che cerca cooperazione".

Gli amici storici

Gli amici storici di Luca hanno condiviso alcuni aneddoti di gioventù, poi l’invito ai giovani:

"I sogni si raggiungono con determinazione, quindi imitatelo. Tra i suoi talenti Luca aveva anche il coraggio e il suo agire con il cuore resta la virtù più bella da cui trarre esempio".

L'ambasciatore Varriale

L’ambasciatore Varriale ha reso omaggio alla professionalità e lo spirito innovatore di Attanasio:

"Era il più giovane degli ambasciatori e dove andava risolveva i problemi, era un uomo pratico, affrontava le cose di petto. Era il modello dell’italiano che ci serve per domani, per la parte morale e professionale".

Proprio per ispirare i giovani che vogliono intraprendere la stessa carriera, è stata intitolata ad Attanasio la sala della Farnesina dove si svolge la prova orale del concorso per diventare diplomatici. La stessa dove anche lui superò l’esame che diede inizio alla sua brillante parabola nelle ambasciate in Svizzera, Marocco, Nigeria e nel 2017 Congo.

L'associazione "Amici di Luca Attanasio"

Durante la cerimonia si è presentata l’associazione Amici di Luca Attanasio, nata per portare avanti le azioni e i valori dell’ambasciatore. Si basa su tre valori fondanti: uguaglianza, giustizia, pace.

"Luca era una persona con una passione contagiosa – ha ricordato il presidente Fabio Minazzi – per questo abbiamo pensato fosse necessario proseguire con la sua azione valorizzando quello che ci ha lasciato. Lavoriamo insieme per un mondo migliore".

La richiesta di giustizia e verità

Giusy Baioni, giornalista che ha presentato l’incontro, ha ricordato in chiusura:

"Uguaglianza, giustizia, pace sono stati il filo conduttore della vita di Luca. La sua vicenda merita che ci siano giustizia e verità, è il modo migliore per onorare la sua memoria".

La marcia fino alla Villa

Al termine dell’incontro al teatro, un lungo serpentone di persone si è messo in marcia lungo la pista ciclopedonale per raggiungere l’ingresso di Villa Attanasio dove appunto è stata scoperta la targa dell’intitolazione. A seguire, il numeroso corteo è entrato nell’ampio parco ed è stata visitato l’esterno della dimora storica che dovrà essere completamente ristrutturata

Stasera la Messa di Delpini

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Le commemorazioni sono proseguite nel primo pomeriggio con un momento di preghiera al cimitero Maggiore presieduto dal parroco di San Giorgio, don Valerio Brambilla. Tra poco, alle 18,30 in oratorio San Giorgio si disputerà un torneo di calcio e in serata, alle 21, in chiesa San Giorgio la Messa celebrata dall’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini.

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