A scuola si imparano anche... i dialetti
Sta riscuotendo molto successo un progetto che coinvolge le scuole primarie di Lesmo, Camparada e Correzzana

Alla (ri)scoperta dei dialetti italiani: detti e modi di dire entrano nelle scuole di Lesmo, Camparada e Correzzana con tutto il loro bagaglio di tradizioni e cultura dei territori. Non solo brianzolo, siciliano, piemontese e lodigiano ma anche napoletano, romagnolo e persino la lingua friulana. Nelle scorse settimane, all’interno delle tre scuole primarie dell'istituto comprensivo è iniziato un progetto veramente rivoluzionario che riguarda molti dialetti che si parlano nelle nostre famiglie.
I dialetti racchiudono la saggezza antica
Modi di dire che racchiudono saggezza antica e che ci ricordano un modo di pensare e un senso della vita legato al territorio e agli anziani che lo hanno plasmato nei decenni. I dialetti, dicevamo, sono entrati nelle scuole attraverso le voci dei genitori e dei nonni dei ragazzi che frequentano i tre plessi, con tutto il loro bagaglio di cultura e tradizioni per una lingua che abbiamo il dovere di tutelare, promuovere, tramandare.
"Grazie a loro e a tutti coloro che lo hanno immaginato, realizzato e, partecipando, hanno regalato tempo prezioso ai nostri bambini e contribuito a rendere ancora più speciale il mese della lettura e il nostro futuro - hanno sottolineato le insegnanti - Gli anni scorsi avevamo privilegiato la presenza di famigliari dei bimbi stranieri in maniera da poter allargare l’orizzonte di conoscenze dei nostri alunni attraverso delle letture. Quest’anno, invece, abbiamo deciso di apportare delle novità, introducendo i vari dialetti al posto delle lingue. Ai bambini è piaciuto molto perché molte espressioni dialettali che sono emerse durante gli incontri loro le incontrano quotidianamente".
Il dialetto si impara anche attraverso il gioco
Incontri che hanno avuto come sfondo anche il gioco. Infatti i piccoli hanno fatto a gara nel cercar di tradurre i vari modi di dire dialettali dei grandi.
"Alcuni genitori hanno addirittura realizzato dei bigliettini con le scritte in dialetto milanese e si sono messi in gioco con gli studenti cercando di aiutarli nella traduzione delle varie locuzioni", hanno aggiunto le insegnanti. Una scelta, quella di privilegiare, per quest’anno scolastico, il dialetto piuttosto che le lingue straniere, che non stride affatto. Infatti i due percorsi non si intralciano se inseriti in una corretta pianificazione didattica. Il dialetto, d’altronde, lo si esprime nei film, a teatro, negli eventi. Ci circonda e ci rammenta chi siamo e da dove veniamo. Il bilinguismo insegnato nelle scuole è diffuso. Gli studenti catalani, per esempio, parlano e scrivono uno spagnolo perfettamente nella media. E la maggior parte del loro programma scolastico è in catalano. Idem negli istituti scolastici gallesi dove si insegna l'inglese e il gallese. Ma anche in Italia ci sono esempi di insegnamento con vari livelli di bilinguismo: pensiamo alle scuole ladine, a quelle friulane, dove spesso si svolgono attività in marilenghe, o all’Alto Adige-Südtirol. Ovviamente resta il fatto che gli studenti devono conoscere e studiare bene l'italiano e contemporaneamente apprendere il dialetto e la sua storia.