Accumulatori e pitbull riempiono il canile
A fronte dei solito 45-55 cani, ora ce ne sono 85. I nuovi arrivi sono due amstaff malnutriti, salvati a Giussano

I cani sequestrati agli accumulatori seriali, assieme ai tantissimi pitbull che arrivano ormai ogni settimana hanno di fatto saturato il canile di Monza, tanto che ci sono quattro zampe in «stallo» al Fusi che attendono di poter accedere al Rifugio San Damiano di Enpa.
Una situazione limite che ha portato oggi il rifugio gestito da Enpa a Monza ad avere 85 cani a fronte dei soliti 45-55 ospiti del canile. Gli ultimi arrivati, in settimana, sono due amstaff pelle e ossa, sequestrati a Giussano.
Molossi denutriti
I due cani, un maschio e una femmina, «Pepe» «Dana» (rispettivamente di tre e sei anni) sono stati trovati in pessime condizioni dagli agenti di Polizia Locale di Giussano - in sinergia con il Servizio Veterinario di Ats Brianza – nei giorni scorsi in una proprietà vicina al laghetto e sono stati sequestrati e portati al Rifugio monzese di via San Damiano.
I due animali erano pelle e ossa, in pessime condizioni di salute, uno detenuto alla catena, all’interno di un recinto logoro e l’altro sul balcone. Il proprietario è stato denunciato per maltrattamento di animali.
«Seppur spaventati, Dana e Pepe si sono mostrati mansueti e sembrano provare gratitudine nei confronti di chi li ha liberati da quell’inferno, dando subito timidi segnali di dolcezza ai loro salvatori: ora sono amorevolmente accuditi e stanno seguendo un percorso per la riabilitazione fisica e comportamentale. Non sono attualmente in adozione in quanto l’iter giudiziario deve fare il suo corso», spiega Giorgio Riva di Enpa.
Enpa ha poi sottolineato come ci sia la certezza che diverse persone si fossero accorte delle condizioni di salute e detenzione del cane tenuto nel recinto, ma una sola di queste ha segnalato. «È fondamentale ricevere dai cittadini a cui viene garantito l’anonimato le segnalazioni di presunto maltrattamento o malgoverno di animali alla mail ggzz.monza@enpa.org». A questi cani è andata bene, ma sono sempre più frequenti le richieste di cessioni di questa razza di cani.
Il problema dei pitbull
Riva non lo nasconde, quello dei pitbull è un problema che va affrontato, anche dalla politica. Proprio per questo nei giorni scorsi Riva è stato in Regione Lombardia, dove si sta pensando ad una legge per fronteggiare una situazione a dir poco esplosiva. «Siamo alle prime fasi, la discussione è tutta da affrontare - ha anticipato Riva - Che ci sia un problema però è evidente. Abbiamo i canili pieni di pitbull e sono continue le segnalazioni e le richieste di intervento. Quella di Giussano è solo l’ultima e quei due cani sono molto bravi».
Solitamente oltretutto non è poi facile per questi animali trovare una nuova casa dopo la rieducazione, perché si tratta comunque di razze non adatte a chiunque. «Sempre di più le persone che non riescono più a gestirli e poi i cani arrivano in canile».
I problemi poi sono evidenti, perché se i box sono pieni di cani che hanno scarse possibilità di adozione, il rifugio si satura. «Un altro problema - rivela Riva - sono gli accumulatori seriali, un vero disordine per cui stiamo organizzando anche una serata informativa».
Gli accumulatori seriali
Gli ultimi arrivi, in questo senso, sono i 34 cocker di Brugherio, sequestrati a novembre. La vicenda riguarda una coppia che deteneva in un ’appartamento di Vimodrone 24 cani e 13 gatti, di cui uno è stato trovato morto. In un altro immobile nel centro di Brugherio, invece, c’erano 40 cani. I proprietari (marito e moglie accumulatori compulsivi) sono stati denunciati per maltrattamento.
Gli animali sequestrati a Vimodrone (che vivevano nella casa di proprietà dell’uomo) sono stati affidati al canile di Segrate gestito dalla Lega nazionale per la difesa del cane-Sezione Milano. Mentre i cani recuperati a Brugherio, su disposizione della Procura, sono stati portati all’Enpa di Monza. Per alcuni di questi è stato possibile procedere con l’affidamento a nuove famiglie, ma 24 cocker sono ancora in canile a Monza. «La proprietaria si è rifiutata di cederli e quindi non possiamo trovare per loro una nuova famiglia - ha spiegato Riva - Il procedimento penale è in corso, ma è una situazione lunga e complessa e intanto gli animali restano da noi».