Lutto

Addio ad uno dei fondatori di "Comune Aperto" e dello storico "Mezzaghero"

Le comunità di Sulbiate e Mezzago piangono il 55enne Gianenrico Passoni, anima del centosinistra sulbiatese e insignito della cittadinanza onoraria di Mezzago

Addio ad uno dei fondatori di "Comune Aperto" e dello storico "Mezzaghero"
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Il triste Natale di Sulbiate e Mezzago. Le due comunità piangono il 55enne Gianenrico Passoni, tra i fondatori della civica sulbiatese "Comune Aperto", ex assessore al Bilancio durante la Giunta guidata da Marina Giorgi e fondatore, insieme ad Alberto Acquilini e Vittorio Pozzati dello storico "Mezzaghero" l'informatore comunale di Mezzago, di cui è stato anche caporedattore.

Cittadino onorario di Mezzago e grande amante della politica

Sulbiatese doc, laureato alla Cattolica di Milano in Economia e Commercio e convinto elettore del centrosinistra, Passoni era un giornalista (oltre che per il "Mezzaghero" ha scritto  anche per “Il Cittadino”, la “Gazzetta di Merate” e per il periodico di informazione politico di Sulbiate firmandosi “Felice Speranza”), è stato anche tra i fondatori del circolo del Partito democratico di Sulbiate e venne insignito della cittadinanza onoraria di Mezzago.

Il politico, per tanti anni, ha lavorato per una multinazionale americana ubicata a Arcore. Nel lontano 1998 Passoni fu uno dei fondatori della lista civica Comune Aperto che, in maniera sorprendente, vinse le elezioni  del giugno del 1999 e che governò il paese con il sindaco Marina Giorgi. Il 55enne ricoprì  il ruolo di assessore al Bilancio di Sulbiate.

La sua grande voglia di vivere

Per ben 33 anni della sua vita Passoni ha convissuto energicamente con la sclerosi multipla. Ma la sua disabilità generativa non gli ha impedito di inseguire i suoi sogni e di avere scritto pagine importanti nel tessuto sociale dei due comuni.

"Gianenrico era in grado di improvvisarsi anche come attore nei teatri organizzati in oratorio, un tipo molto brillante, solare, allegro, con la battuta pronta, un ragazzo di compagnia - hanno sottolineato con affetto i suoi storici amici attraverso una lunga lettera inviata alla nostra redazione -  L'ha sempre  contraddistinto la tenacia e la voglia di vivere. Grazie alla famiglia e ai tanti amici che lo hanno sempre supportato e perché no, anche sopportato – si perché lui è tosto, diretto – è riuscito a viaggiare, a fare ippoterapia e idrokinesiterapia. Ruolo molto importante nella gestione della malattia lo hanno avuto i medici del reparto di Pneumologia dell'Inca di Merate, il Dottor Daniele Colombo e la Dott.ssa Daniela Rita Bonardi, i fisioterapisti e la sua assistente domiciliare, che con competenza, attenzione e amorevole cura hanno aiutato Gianni in questo difficile cammino. Non troppo tempo fa Gianni, già costretto in un letto, impossibilitato nei movimenti, faticando già a parlare, ma con due organi perfettamente funzionanti e collegati fra loro, cuore e cervello – e così è stato fino alla fine – rifletteva con un’amica che gli chiedeva un pensiero sulla vita".

Il testamento spirituale di Gianenrico

"Nel fiore della gioventù, la vita mi ha tolto la possibilità di poter scegliere cosa fare, dove andare, di fare progetti; non è stata molto generosa, ma questa vita, la mia vita, l’ho accettata, con grande umiltà. Ogni tanto sì, mi arrabbio, ma non con la vita, la vita la voglio vivere e non mi arrendo - prosegue la lettera inviata dai suoi storici amici e che riporta il pensiero di Passoni -  Io non sono nulla rispetto alla vita, che resta la miglior maestra che ognuno di noi ha ricevuto. La vita per tutti dovrebbe essere la miglior insegnante: ad ognuno di noi è lasciata la libertà di capirne gli insegnamenti e quanto ci voglia dire. Purtroppo vedo tanta gente che lascia passare la vita senza imparare granché, lasciandosi invece sotterrare da essa. Si, perché sono davvero tanti i presunti vivi, gente che prima del tempo decide, più o meno spontaneamente, di dire stop allo scorrere del tempo. Volete un consiglio? Vivetela questa vita. Tanto il tempo passa comunque, in qualsiasi modo noi lo riempiamo e lo viviamo. Ma se non “viviamo”, la nostra vita passerà invano e non lascerà il minimo insegnamento. Ma allora si che sarà passata invano! E’ proprio triste vedere la gente che non si gode la vita e vive con superficialità. La vita è a tempo determinato".

Le esequie

Le esequie verranno celebrate martedì 26 dicembre, alle ore 10 nella chiesa di Sulbiate di Sant'Antonino

"Ringraziamo tutti gli amici e i conoscenti di Gianni, quelli che ci sono e quelli che ci sono stati - hanno sottolineato i famigliari del 55enne -  Sono davvero tanti, la sua casa è sempre stata aperta a tutti e tanta è stata la gente che è passata, anche solo per un saluto lasciando un sorriso. Ed è così che vogliamo ricordarlo, con un sorriso. Ciao Gianni, ti abbiamo voluto bene".

 

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