Addio al meccanico mago delle Gilera
E' morto a 88 anni Albino Brambilla, per 40 anni meccanico del noto marchio di Arcore e titolare di un negozio-officina a Oreno.
Il suo legame, un vero e proprio amore, per le Gilera era qualcosa di magico e viscerale. Perché lui con quelle moto, solo quelle, ci parlava e sapeva trasformarle.
Il mondo dei motori piange Albino Brambilla, storico meccanico di Vimercate, collaudatore e rivenditore di "Gilera", spentosi domenica scorsa.
Una vita alla Gilera
Orenese doc, classe 1934, aveva lavorato per una vita nello stabilimento del mitico marchio di Arcore. Non solo, prima e dopo la pensione aveva aperto un’officina e successivamente anche un negozio, "Albin motor", a Oreno, dove dava sfogo alla sua grande passione per i motori e soprattutto dove rimetteva a nuovo le Gilera di ieri e di oggi.
Oggi in quel negozio c’è il figlio Roberto, tornato subito al lavoro dopo il funerale celebrato mercoledì 8febbraio nella chiesa di San Michele Arcangelo.
"Mio padre aveva incominciato a lavorare con i motori fin da ragazzo - ha raccontato Roberto - Era entrato in Gilera agli inizi degli anni Cinquanta e lì aveva trascorso tutta la sua carriera lavorativa fino alla pensione, alla fine negli anni Ottanta, come meccanico prima e collaudatore".
Un punto di riferimento per i gileristi
Un amore viscerale per le Gilera che Albino aveva deciso di coltivare anche dopo l’orario di lavoro.
"Da sempre smontava e sistemava le moto nella cantina di casa - ha aggiunto ancora il figlio - Un’attività che soprattutto dalla metà degli anni Ottanta lo impegnava quasi tutti i giorni dal tardo pomeriggio fino a notte inoltrata".
Albino Brambilla è quindi diventato un punto di riferimento per i gileristi. In particolare per coloro che voleva sistemare, rimettere in strada vecchi modelli. Le sue mani facevano miracoli.
Il negozio-officina a Oreno
E così con l’arrivo della pensione il dopolavoro è diventata una nuova attività ufficiale.
"E’ nato il negozio e dal 1991 mi sono affiancato anche io - ha raccontato ancora Roberto - Papà è stato in negozio fino a tre anni fa mettendo a disposizione le sue grandi conoscenze".
La malattia
Poi un veloce declino favorito dalla mancanza della moglie, Carla Teruzzi, morta poco più di un anno fa e, purtroppo, dal Covid che in poco tempo se l’è portato via.