Strumento urbanistico

Adottato il Pgt innovativo e sostenibile: parola d'ordine rigenerazione urbana

L'assessore Andrea Boga (ormai ex) si è commosso al termine del suo intervento in Consiglio comunale. Il Pd si è astenuto, contrario il Polo civico.

Adottato il Pgt innovativo e sostenibile: parola d'ordine rigenerazione urbana
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Un centro storico più attrattivo, la rigenerazione urbana attraverso processi di demoricostruzione, prescrizioni per garantire la qualità e sostenibilità degli interventi edilizi e una maggiore attenzione al verde, pubblico e privato. Questi i capisaldi della variante generale al Pgt, adottata dal Consiglio comunale di Meda con i voti favorevoli della maggioranza di Centrodestra, l’astensione del Pd e il pollice verso del Polo civico per Meda.

L'assessore Andrea Boga si commuove al termine dell'intervento

L’assessore all’Urbanistica Andrea Boga (Santambrogio sindaco) ha illustrato l’importante strumento urbanistico, condensando in un’ora e dieci i punti principali di un lavoro durato circa tre anni e al termine dell’intervento, nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla stesura del Piano di governo del territorio, non ha trattenuto le lacrime, segno evidente della passione e dell’impegno con cui si è occupato della delega affidatagli dal sindaco Luca Santambrogio e «della quale mi sono innamorato, nonostante inizialmente mi sarebbe piaciuto occuparmi di Lavori pubblici», ha confidato.

L'assessore all'Urbanistica Andrea Boga

Ha ringraziato il gruppo di lavoro

Un pianto in cui si mescolano la soddisfazione per essere arrivati al primo step dell’iter di entrata in vigore dello strumento (cui dovranno seguire la presentazione delle osservazioni, l’approvazione in Consiglio comunale e la pubblicazione sul Burl) e un pizzico di dispiacere per non poter assistere alla sua approvazione e non poter più collaborare con maggioranza e opposizione, dato che a breve rassegnerà le dimissioni, avendo vinto il concorso per magistrati, professione incompatibile con l’incarico amministrativo. Nel ringraziare il gruppo di lavoro, tra uffici comunali, professionisti, esponenti di tutte le forze politiche (anche non rappresentate in Consiglio), che hanno manifestato interesse e hanno dato il loro contributo, non poteva non citare l’ex dirigente dell’Area infrastrutture e territorio, Davide Cereda, prematuramente scomparso, «che all’inizio del percorso aveva portato delle idee che poi sono state sviluppate».

Adottato il Pgt dopo tre anni di lavoro

Il procedimento, iniziato nel 2022 con una delibera di Giunta e proseguito con due conferenze di Vas e la presentazione alle parti sociali ed economiche interessate, ha portato a una bozza di strumento urbanistico, «che è ancora passibile di modifiche, anche sulla base delle osservazioni che perverranno», ha precisato Boga. Il documento ricalca quello pensato dai pianificatori nel 2016, ma introduce degli aspetti innovativi. Tre le parti di cui è composto: il Documento di Piano, scaduto nel 2016, il Piano delle regole e il Piano dei servizi.

Il Documento di Piano e i quattro ambiti di rigenerazione urbana

Nel Documento di Piano vengono individuati quattro ambiti di rigenerazione: quello nell’area limitrofa a via Conciliazione, quello delle ex Fonderie Maspero lungo viale Francia, in direzione Seveso, quello di via Solferino dopo il civico 58 e quello che comprende l’ex Fornace Ceppi (l’area di proprietà privata in via Santa Maria inserita nel Parco delle Groane, che versa in uno stato di abbandono) e lo stadio comunale Busnelli. In quest’ultimo caso le due aree sono state inserite in un’unica scheda nonostante siano distanti tra loro perché la proposta dell’Amministrazione sarebbe quella di rendere a destinazione produttiva l’area dello stadio Busnelli, che necessiterebbe di interventi di riqualificazione, permettendo così l’utilizzo di questi spazi per un eventuale ampliamento della nota azienda del mobile medese proprietaria dell’area dell’ex Fornace, che verrebbe recuperata e riqualificata diventando una porta di accesso al Parco Groane e un punto di aggregazione dotato di impianti sportivi.

Il Piano dei servizi e la Zoca di Pirutit

«Il Piano dei servizi ricalca l’impianto di quello del 2016 e segue le linee contenute nel “Masterplan del verde”, il progetto realizzato dallo studio Land che ha individuato cinque cardini di intervento da cui far partire la rigenerazione dello spazio urbano - ha proseguito Boga - Si tratta di un fiume azzurro (torrente Certesa/Tarò) e quattro fiumi verdi (le vie Trieste, Cialdini, Indipendenza e Tre Venezie). L’asta di via Indipendenza è già oggetto di un progetto dettagliato su cui si sta lavorando».

Vengono inoltre individuati dei progetti iconici da realizzare in ciascun quartiere della città (come la zona della collina o via Manzoni). Importante novità, l’inserimento nel Piano della Zoca di Pirutit, la zona del laghetto nel Parco della Brughiera Briantea che era stata al centro di un contenzioso con i proprietari, «in modo da consentirne l’acquisizione al patrimonio comunale».

Il Piano delle regole: edilizia sostenibile, qualità dell’intervento e indifferenza funzionale

Passando al Piano delle regole, sono stati individuati dei principi finalizzati a ridurre i margini di discrezionalità e a incentivare la rigenerazione urbana e l’edificazione sostenibile. Tra le prescrizioni più significative: la qualità dell’intervento edilizio (il professionista deve spiegare in che modo il suo progetto ha una ricaduta positiva sulla città) e l’indifferenza funzionale, che determina una maggiore elasticità nelle destinazioni d’uso.  Nell’area del Naf (Nucleo di antica formazione), ovvero il centro storico, sono stati introdotti dei principi che incentivano a intervenire con le demoricostruzioni, ovvero l’abbattimento di immobili degradati e dismessi e la ricostruzione di edifici adeguati agli standard moderni, mentre per quanto riguarda le zone miste (residenziali e produttive), come quella di San Giorgio, è stato proposto il divieto di insediamento di nuove attività insalubri.

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