Tribunale

Al via il processo per i maltrattamenti subiti in carcere dal trapper Jordan Jeffrey

Il 26enne di Bernareggio era stato trovato senza vita nella sua cella del carcere di Pavia lo scorso marzo

Al via il processo per i maltrattamenti subiti in carcere dal trapper Jordan Jeffrey
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E' iniziato ieri, venerdì 12 aprile, in Tribunale a Pavia il processo per il caso dei maltrattamenti subìti nel carcere di Torre del Gallo da Jordan Tinti, il trapper di Bernareggio noto come Jordan Jeffrey Baby, trovato morto nella sua cella lo scorso 12 marzo.

Al via il processo per i maltrattamenti subiti dal trapper

Per i presunti maltrattamenti è imputato Gianmarco Fagà, altro trapper noto come Traffik e come Jordan condannato in primo grado a Monza per rapina aggravata dall'odio razziale (accusa riqualificata in violenza privata in appello). Nell'udienza di ieri, che di fatto ha aperto il processo dopo il rinvio di quella dello scorso 15 marzo per impedimento di uno dei legali, il padre di Jordan, Roberto Tinti, è subentrato al figlio nella costituzione di parte civile.

Le prossime udienze

La prossima udienza è fissata per venerdì 7 giugno, giorno in cui verranno ascoltati i testimoni tra cui alcuni compagni di cella di Jordan. Venerdì 13 settembre si proseguirà poi con il dibattimento e in quella data si potrebbe anche arrivare alla sentenza.

L'indagine sulla morte

Nel frattempo prosegue l'altra indagine della Procura di Pavia per fare luce sulla morte di Jordan. L'ipotesi di reato è omicidio colposo. E' stata chiesta una documentazione anche al Sert.

"Sono contento che la Procura abbia avviato un'inchiesta a 360 gradi per fare chiarezza sulla morte di Jordan - commenta l'avvocato Federico Edoardo Pisani, il legale che rappresenta il padre del trapper - Che la situazione del carcere di Pavia sia pesante lo dimostra l'ultimo suicidio avvenuto ancora una volta nel 'reparto protetti', con la morte di un detenuto di 42 anni. La responsabilità di questi drammi non può certamente essere degli agenti di polizia penitenziaria, sotto organico rispetto alle esigenze dell'istituto"

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