Lentate sul Seveso

Ambulatori e punto unico di accesso, ecco come sarà la Casa della comunità

Incontro tra sindaco, vicesindaco e rappresentanti dell’Asst per fare il punto sul polo sanitario che sorgerà in via Garibaldi

Ambulatori e punto unico di accesso, ecco come sarà la Casa della comunità
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Un’area amministrativa, un punto unico di accesso e diversi ambulatori, infermieristico e specialistici.
Sta prendendo forma il progetto della Casa della comunità che sorgerà nel 2023 in via Garibaldi 37 a Lentate sul Seveso , nell’immobile dove si trova anche il Comitato locale della Croce Rossa.

Ambulatori e punto unico di accesso, ecco come sarà la Casa della comunità

Il polo socio-sanitario, che sarà al servizio della comunità lentatese ma anche dei cittadini di Barlassina, Cogliate, Lazzate e Misinto, per un totale di circa 50mila utenti, verrà realizzato nell’ambito della riforma regionale sulla medicina di prossimità.
Nei giorni scorsi il sindaco Laura Ferrari e il vicesindaco Marco Boffi si sono confrontati con il direttore sanitario dell’Asst Brianza, Guido Grignaffini, per fare il punto sull’iter del progetto, che dovrebbe diventare realtà entro il 2023.

«L’incontro è stato molto proficuo e direi che siamo a buon punto - il commento del sindaco - Le tempistiche sono piuttosto strette e l’obiettivo è quello di aprire la Casa della comunità entro la fine dell’anno, anche solo parzialmente, con l’area amministrativa. Poi a mano a mano verranno attivati i diversi servizi».

La riqualificazione

Entrando nel merito dell’intervento, per il quale è previsto un importo di 1.500.000 euro, «è in programma la riqualificazione di tutti i locali dello stabile, al piano terra e al primo piano, ovviamente eccetto quelli che sono già utilizzati dalla Croce Rossa - spiega il vicesindaco - Entro un mese dovremo approvare in Giunta la convenzione per il restyling dell’ultimo degli spazi, poi potranno partire i lavori».

Al piano terra dell’edificio saranno ospitati l’area amministrativa e il punto unico di accesso, oltre agli ambulatori infermieristico e quelli per le visite pneumologiche e diabetologiche, mentre al piano superiore verranno offerti altri servizi specialistici. Previsto anche uno spazio per la consulenza psicologica. Il polo sarà dotato anche di un’apposita strumentazione, come ecografo e spirometro, per effettuare degli accertamenti, in base alle esigenze.

«Devo ammettere che inizialmente anche io condividevo alcune perplessità sull’imminente concretizzazione del progetto, ma ora sono stata rassicurata dall’Asst e c’è stato un vero cambio di passo», aggiunge il primo cittadino, ricordando che «la Casa della comunità non deve essere intesa come un servizio per bypassare le attese in ospedale per visite ed esami. La sua finalità è quella di curare e assistere i malati cronici, infatti i medici permetteranno l’accesso solo a pazienti con determinate caratteristiche».

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