Alluvione in Romagna

Anche i nostri angeli in prima linea nel fango della Romagna

Anche i volontari della Protezione civile di Vimercate, Arcore, Agrate, e Rio Vallone si sono messi al lavoro per giorni nelle zone maggiormente colpite; con loro tanti ragazzi

Anche i nostri angeli in prima linea nel fango della Romagna
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È risaputo che il cuore dei volontari è pieno di solidarietà e generosità. A confermarlo ancora una volta sono stati i ragazzi dell’associazione «Green House», che si appresta a donare casa e viveri ad animali abbandonati, e «Long Live Limo», sodalizio di Vimercate nato in memoria del 22enne Simone Stucchi.

Anche i nostri angeli in prima linea nel fango della Romagna

In questo periodo, nessuno ha bisogno d’aiuto tanto quanto l’Emilia Romagna, ancora devastata dagli effetti della terribile alluvione. Nonostante la Regione e i cittadini stiano cercando di rialzarsi, la ripresa non è facile. Così, i giovanissimi volontari, quasi tutti intorno ai 20 anni, mossi da un forte spirito di volontà e d’iniziativa, hanno deciso di partire lo scorso weekend e portare tutto il possibile e il necessario per dare una mano. In totale sono partiti 11 giovani, tra loro: Nicola, Svitlana, Giorgia, Irene, Veronica, Andrea, Roberto, Omar, Manuel e Andrea, presidente di «Long Live Limo» e sorella di Simone. Destinazione Faenza, cuore dell’emergenza.

Un'idea nata da un volontario

«L’idea è nata dal nostro volontario Nicola, ma ovviamente una persona da sola può fare poco – ha spiegato la presidente della “Green house”, Teresa Garrì – Da lì abbiamo pensato di unirci tutti. Alla fine, gli strumenti li avevamo: pompe, generatori, pale, scarpe, furgone. In più tramite una raccolta fondi abbiamo raccolto moltissimi materiali ed è inutile dirvi che abbiamo pensato anche agli animali portando 200 kg di cibo per cani e gatti. Io purtroppo non sono potuta andare, ma li ho seguiti con il cuore».

Al loro arrivo si sono trovati di fronte uno scenario straziante. Persone senza più una casa vestiti, elettricità, acqua. Al contrario il fango abbondava, come anche la desolazione e per molti la disperazione di non avere più niente, se non la speranza, unica luce in fondo al tunnel.

"Uno scenario tragico"

«Quando siamo arrivati a Faenza non potevo crederci: uno scenario tragico – ha spiegato Svitlana – Macerie ovunque e ogni cosa devastata. In alcune zone non era neanche possibile accedervi per la quantità di fango. Lungo tutta la strada erano presenti punti emergency che fornivano informazioni a chi voleva aiutare. La nostra prima mansione è stata pulire una cantina. Non c’era persona che incontrandoci non si fermasse a parlare con noi con gli occhi lucidi e pieni di gratitudine».

Ma non c’era tempo per dispiacersi troppo, bisognava rimanere concentrati, anche perché il tempo scorreva veloce:

«In giro per la città c’era un clima incredibile – ha raccontato Andrea – Gli stessi abitanti delle case, nonostante la stanchezza e il dolore, hanno speso bellissime parole per ringraziarci. Sono persone uniche. La Protezione civile continua a mandare il messaggio di inviare altri volontari, o meglio, come li chiamano loro gli “angeli del fango”».

«Ero già molto felice per l’iniziativa promossa – ha concluso Teresa – Nonostante le nostre due associazioni nascano con obiettivi differenti abbiamo dimostrato che l’unione fa la forza. Siamo promotori di qualsiasi progetto che sia volto a sostegno dei più deboli, chiunque essi siano, ed è su questo che ci basiamo: contro ogni forma di violenza».

La «Nuova Ronchese» scende in campo

Anche il cuore della «Nuova Ronchese» batte forte per gli amici dell’Emilia Romagna.
Nel fine settimana una delegazione della società sportiva è partito alla volta delle zone alluvionate per dare un contributo concreto alle operazioni di pulizia e ricostruzione dei paese maggiormente colpiti dalla calamità. A guidare il gruppo, composto complessivamente da 18 tra ragazzi e ragazze, componenti delle squadre e semplici tifosi, è stato il Direttore sportivo dei biancoviola, Marco Bonalumi:

«Insieme ad alcune persone della zona ero già stato in Emilia Romagna la settimana precedente - racconta il diretto interessato - Le scene devastanti che ho visto mi sono rimaste veramente impresse e, una volta tornato, mi ero ripromesso che sarei ripartito ancora per dare una mano. Così, tramite i gruppi whatsapp, ho dato avvio a una raccolta fondi, chiedendo poi se ci fosse qualcuno disponibile a partire con me».

In tanto hanno risposto all'appello

Detto, fatto. L’appello di Bonalumi non è caduto nel vuoto: con lui, tra venerdì e sabato, si sono messi in macchina alcuni giocatori della Prima squadra, qualcuno del Csi calcio a 7 e qualche sostenitore desideroso di offrire un sostegno alla causa. Ospiti della Croce Rossa di Imola, i volontari si sono tirati indietro le maniche per attività di sgombero di case e cantine e, ovviamente, di pulizia della strade dalla marea di fango che ha invaso interi paesi.

«Sono stati pochi giorni, ma veramente intensi e molto emozionanti - prosegue il Direttore sportivo - Sono situazioni che ti colpiscono in maniera fortissima: un conto è vedere certe cose in televisione, un altro è viverle sulla propria pelle. E’ un vero dramma quello che stanno vivendo queste persone, ma speriamo di essere riusciti a dare una mano per aiutarle a ripartire quanto prima. Abbiamo anche consegnato il “tesoretto” della raccolta fondi a un’associazione del territorio: saranno loro a mettere il nostro contributo a disposizione specialmente dei bambini».

«Qui è tutto distrutto, ma c’è tanta voglia di ricominciare»

In prima linea per quattro giorni con gambe e braccia nel fango per dare una mano concreta alla popolazione romagnola finita sott’acqua. C’era anche una buona fetta di Vimercatese la scorsa settimana nelle zone colpite dal terribile alluvione che ha provocato anche vittime.

Sul posto i gruppi di Protezione civile di Vimercate, Arcore, Rio Vallone, Agrate, Caponago e Carnate. In particolare il gruppo di Vimercate, partito con mezzi e due volontari (il coordinatore Antonio Congiu e Dario Rossetti è stato assegnato fino a domenica scorsa in supporto al Comune di Sant’Agata Sul Santerno dove ha esondato l’omonimo fiume; un comune del Ravennate dove i danni sono stati ingenti (si tratta di uno dei paesi più colpiti): l’acqua tracimata ha infatti raggiunto 3-4 metri allagando completamente i piani terra delle abitazioni e danneggiano le attività economiche, anche queste in maniera rilevantissima, producendo anche l’interruzione nei servizi. Qui, come detto, ci sono state purtroppo anche delle vittime.

"Mai visto nulla di simile"

In particolare la Protezione civile di Vimercate si è portata nelle zone devastate con un mezzo attrezzato con verricello e modulo antincendio e due volontari (come concordato con la Provincia). «Qui è tutto distrutto - ha raccontato il coordinatore Congiu raggiunto telefonicamente in un momento di pausa del lavoro - Non ho mai visto nulla di simile. C’è acqua e fango ovunque. Abbiamo appena ripulito l’abitazione di un anziano che non ha più nulla. Abbiamo trovato persone fantastiche che si sono rimboccate le maniche e anche tanti volontari civici arrivati da più parti d’Italia».
Nelle zone presenti, con 4 uomini, anche le Tute gialle di Arcore. Loro sono Loro sono Ivan Puleo, Simone Colombo, Roberto Perego e Giuseppe Ravasi. I quattro volontari sono partiti mercoledì pomeriggio diretti nel Ravennate al fine di dare una mano concreta alle popolazioni nello smaltimento delle acque improvvisamente esondate dai corsi d’acqua naturali all’interno dei territori drammaticamente colpiti nei giorni scorsi.

Il cuore della compagnia teatrale Del Quadrifoglio batte per l’Emilia

Il cuore grande della compagnia teatrale «Del Quadrifoglio» di Arcore batte forte per le popolazioni dell’Emilia duramente colpite dall’alluvione della scorsa settimana. Sabato sera il gruppo teatrale, guidato dall’infaticabile Enrica Perego, in occasione del concerto tributo a Renato Zero interpretato dall’artista Icaro, organizzato all’auditorium «Don Oldani», ha deciso raccogliere fondi da devolvere alle popolazioni dell’Emilia Romagna. Una serata speciale che ha visto la presenza anche del sindaco Maurizio Bono e del presidente del Consiglio comunale Laura Besana.

«E’ stata una serata magnifica sotto tutti i punti di vista - ha sottolineato Perego - Oltre a quanto abbiamo raccolto durante la serata anche noi abbiamo deciso di donare parte dell’incasso. Soldi che verranno destinati ad una Casa famiglia di ragazzi disabili di Faenza. In settimana faremo bene i conti di quanto raccolto e poi renderemo pubblico l’importo». Grazie a tutti coloro che hanno donato con il cuore».

Un aiuto anche da «Zio Tore»

Anche «Zio Tore» scende in campo per chi soffre. Appuntamento da non perdere a Ornago con Andrea Fratellini, il ventriloquo vincitore dell’edizione 2020 del celebre programma televisivo «Italia’s Got Talent».
Il comico, residente in paese, porterà sul palcoscenico i suoi irresistibili personaggi, tra cui l’immancabile «Zio Tore», vera e propria star dello spettacolo.

Fratellini si esibirà mercoledì 7 giugno nell’area esterna al centro sociale di via Porta alle ore 20.45. Al suo fianco Riky Bokor, per una serata tutta da ridere, ma allo stesso tempo con finalità molto importanti. Il ricavato dell’evento, organizzato in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Ornago e le associazioni del paese, verrà infatti devoluto alle persone vittime dell’alluvione che ha flagellato l’Emilia Romagna.

L’ingresso sarà a offerta libera. In caso di maltempo lo spettacolo verrà spostato all’interno dell’auditorium. Una serata di solidarietà da non perdere e che potrà sicuramente essere d’aiuto a chi si trova in grandi difficoltà.

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