Arcore e Corinaldo, un'amicizia (e un gemellaggio) nel nome di Alfonso Casati
Due giorni di festa organizzati ad Arcore per rafforzare il legame con la città marchigiana di Corinaldo
Due giornate belle, intense e indimenticabili, come quelle che avvolgono fratelli o vecchi amici che non si vedono da tanto tempo ma che quando hanno l'occasione di incontrarsi non si lasciano più.
Il week end appena trascorso ha visto rafforzare il rapporto di amicizia tra i comuni di Arcore e Corinaldo.
Una festa iniziata giovedì sera della scorsa settimana, al teatro "Nuovo" di Arcore con la visione del film "La Seconda Via" a cura degli Alpini di Arcore e proseguita sabato sera con l’esibizione dei gruppi storici della città di Corinaldo nella piazza della chiesa di Sant’Eustorgio. E non poteva mancare la serata di cori con la corale polifonica di Corinaldo diretta da Letizia Ricci e il coro Lo Chalet di Arcore diretto da Silvia Manzoni.
La festa è proseguita domenica mattina con la messa in Sant’Eustorgio celebrata dal parroco don Giandomenico Colombo e animata dalla corale polifonica di Corinaldo e dal coro Lo Chalet. La kermesse è terminata con il corteo per le vie del centro cittadino con i gruppi storici e una breve cerimonia in sala del Camino.
Le foto più belle della festa del gemellaggio
Di seguito le foto più belle della festa del gemellaggio scattate dal fotografo Marco Radaelli e gentilmente concesse alla nostra redazione.
Un gemellaggio nel nome di Casati
Il gemellaggio tra Arcore e Corinaldo, ricordiamo, venne siglato il 14 gennaio del 2007 dall'allora sindaco Marco Rocchini. Una amicizia nata nel nome di un arcorese molto noto: il giovane conte Alfonso Casati, sottotenente di fanteria del Corpo Italiano di Liberazione (Cil), l'unità militare che, sotto il comando del generale Umberto Utili, durante la Seconda Guerra Mondiale combatté al fianco degli anglo-americani. Il Cil venne costituito nel marzo 1944 dal governo del cosiddetto Regno del Sud, all'indomani del voltafaccia italiano dell'otto settembre 1943 e della fuga del Re a Pescara.
Un momento storico difficile, in cui al cambio di schieramento nel corso del conflitto mondiale si intrecciò quella guerra civile che ancora oggi è oggetto non solo del dibattito storiografico, ma anche di polemiche spesso dure. Il Cil operò sui fronti dell'Italia centrale; Molise, Abruzzi e, appunto, Marche. E proprio durante i combattimenti di Corinaldo, il 6 agosto 1944 morì il sottotenente Casati, cui venne concessa, alla memoria, la medaglia d'oro al valor militare.
La soddisfazione del sindaco
"Questa due giorni di festa ci permette di rafforzare ancor di più un legame di amicizia, direi di fratellanza, tra noi e Corinaldo - ha sottolineato il sindaco Maurizio Bono - A Corinaldo è morto Alfonso Casati, una figura splendida, morto per la libertà del nostro paese in modo eroico. Dalla figura di Casati vorrei trarre un ricordo che tramandi ai nostri giovani i valori che lo hanno animato, ed assieme a lui vorrei ricordare anche altri morti; quelli della Prima Guerra Mondiale, caduti per difendere i confini della Patria, quelli della Seconda, terminata con una guerra civile e con la liberazione dalla dittatura, ma anche altri personaggi morti per i valori di libertà e democrazia, come Aldo Moro, il generale Dalla Chiesa, i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, ed un eroe a noi molto vicino, il maresciallo Sebastiano D'Immè".