Berlassina

«Attenzione, questa è una zona di spaccio»

In fondo a via Paganini, all’ingresso del Parco Groane, è apparsa una scritta con indicazioni per raggiungere l’area dove ricevere la droga.

«Attenzione, questa è una zona di spaccio»
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Un messaggio che fa riflettere e che ha attirato l’attenzione di cittadini e frequentatori del Parco delle Groane.
Vicino al cartello all’ingresso dell’area verde, in fondo a via Paganini a Barlassina, è stato scritto un messaggio molto chiaro: «Attenzione. Qui spaccio droga. Entrata. Prendere il numerino», con tanto di freccia disegnata e in aggiunta la scritta «La prima a destra».

«Attenzione, questa è una zona di spaccio»

Una scritta che fa presupporre come non si tratti di vere e proprie indicazioni per chi è in cerca di sostanze stupefacenti, ma che si tratti piuttosto del contrario, ovvero di un gesto compiuto da chi non si rassegna a lasciare quell’area allo spaccio e all’abbandono. Alcuni cittadini, anche nelle scorse settimane, avevano segnalato strani movimenti e il rischio di attività di spaccio. La zona è piuttosto appartata, lontana da occhi indiscreti, e solo i frequentatori del Parco possono notare movimenti strani.

«Non si può parlare di un’area. E’ cambiato il modo di spacciare e ogni angolo può essere buono per vendere o procurarsi droga. E’ vero che quando ci sono interventi importanti delle forze dell’ordine nel Parco delle Groane tra Cesano e Ceriano qualcuno si sposta nella nostra zona - ha affermato il sindaco Piermario Galli - L’area di via Paganini è stata riqualificata una decina di anni fa con un parco giochi, una casetta dell’acqua, una ventina di orti e una nuova pista ciclabile, anche per questo motivo. Come Amministrazione stiamo garantendo più controlli, stiamo aderendo con altri Comuni al pattugliamento intercomunale e abbiamo partecipato a un bando di Regione per implementare le telecamere nei parchi di Barlassina. La sicurezza è sempre stata tra le priorità. Il progetto telecamere in continua evoluzione, la collaborazione quotidiana con le forze dell’ordine e il territorio vivo grazie alle associazioni fanno sì che Barlassina sia sicura. Non abbiamo bisogno di “sceriffi”, che spesso creano solo confusione».

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