Bames, si torna in aula il 15 dicembre
Dopo l’udienza dello scorso 24 novembre il processo continua. Gli ex lavoratori: "Nove anni in attesa di giustizia"
Dopo l'udienza dello scorso 24 novembre, proseguirà il 15 dicembre presso la sede del Tribunale di Monza il processo a carico ai dirigenti di Bames, l'azienda del gruppo Bartolini Progetti con sede a Velasca di Vimercate, dichiarata fallita insieme alla gemella Sem.
Bames, si torna in aula il 15 dicembre
"Nell’udienza dello scorso 24 novembre, il processo pur lentamente è ripreso" - ha fatto sapere Gigi Redaelli, ex sindacalista che continua a seguire i prima persona la vicenda delle due aziende che lasciarono a casa centinaia di lavoratori. "Sono stati ascoltati due testi proposti dagli imputati, tra cui l’ex Assessore al lavoro della Provincia di Milano Bruno Casati (firmatario del Protocollo di intesa del 2006). Le due testimonianze non hanno portato granché al dibattito giudiziario, l’unico aspetto positivo dell’udienza è stata la ripresa del processo con la definizione di ulteriori date nel corso del prossimo anno".
Le altre date
"Confermata quella di giovedì 15 dicembre - prosegue Redaelli - dove si procederà all’audizione dei restanti testi delle difese e oltre a quella già prevista del 09 febbraio 2023 alle ore 09:30, sono state messe in calendario altre due udienze: 8 marzo 2023 alle ore 09:30 per l’esame dei consulenti tecnici indicati dalle parti e 22 marzo 2023 alle ore 09:30 per il loro controesame. Con l’udienza del 15 dicembre 2022 arriviamo alla fine di un altro anno di tempi troppo lunghi, auspichiamo di poter giungere ad una sentenza nel corso del 2023".
"Tempi lunghissimi e nessuna novità anche sul versante della Corte di appello di Milano relativa al ricorso di Massimo e Selene Bartolini - prosegue Redaelli - si è ancora in attesa della definizione e notifica della data dell’udienza. Va ricordato, a proposito di tempi lunghi, che la sentenza di condanna di primo grado risale al 4 dicembre 2020".
"I lavoratori non si rassegnano"
"Nonostante tutto ciò - conclude l'ex sindacalista - gli ex dipendenti stanchi ma non rassegnati, chiedono e continueranno a farlo, che chi ha causato il disastro in Bames e Sem e chi ha avuto responsabilità (se queste saranno riconosciute dal Collegio giudicante) paghi per quello che hanno fatto".