Limbiate

Biblioteca e spazi per i giovani, Villa Attanasio rinasce con la cultura

Presentato alla cittadinanza il progetto di recupero da 8,5 milioni della dimora settecentesca, entro fine anno l’appalto dei lavori

Biblioteca e spazi per i giovani, Villa Attanasio rinasce con la cultura
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Polo culturale con sala polifunzionale, biblioteca, emeroteca, laboratori, caffé letterario, spazi per studiare. Durante l’open day del Comune «Limbiate in fiore», i professionisti del Politecnico di Milano hanno presentato alla cittadinanza il progetto di riqualificazione di Villa Attanasio a Limbiate, così ribattezzata in onore dell’ambasciatore limbiatese ucciso in Congo il 22 febbraio 2021.

Biblioteca e spazi per i giovani, Villa Attanasio rinasce con la cultura

Limbiate Villa Attanasio
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Limbiate Villa Attanasio
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Per restaurarla e renderla fruibile è previsto un investimento di 8,5 milioni di euro, di cui 5 stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e 3,5 dal Comune. L’intervento farà rinascere la dimora settecentesca, abbandonata da decenni e pesantemente danneggiata da un vasto incendio nel 2017 che ha distrutto il tetto, e l’annesso parco di 80mila metri quadrati che verrà collegato a quello di Villa Mella.

La nuova destinazione degli ambienti

Limbiate Villa Attanasio
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Un’ampia biblioteca occuperà l’area sud della villa, valorizzando lo spazio con doppia altezza, si affaccerà sul parco, così gli utenti avranno la possibilità di leggere all’aperto. L’aspetto sarà di una grande sala con pareti rivestite di libri e ballatoio al primo piano. Nell’ala nord invece verranno creati spazi per l’utenza quotidiana, come un caffé letterario. Per la corte rurale l’idea è convertire gli spazi in laboratori. Una sala polivalente accoglierà eventi, al primo piano.

Le epoche di costruzione

Grazie a un drone, i progettisti hanno costruito il rilievo della struttura. La mappa più antica della villa è del 1724 ma il primo nucleo della struttura risale al ‘500, periodo in cui è stata molto probabilmente realizzata anche la cantina mentre la ghiacciaia è settecentesca.

Cultura chiave di rigenerazione

«La cultura come elemento chiave per la rigenerazione di questo complesso - ha ricordato l’architetto Laura Daglio - una pluralità di attività saranno offerte a cittadini di tutte le età, stimolando lo scambio intergenerazione. Anche l’area verde, con la sua ricchezza ambientale e naturalistica, valorizzerà la relazione tra uomo e natura».

Una stele per ricordare Attanasio

La villa si organizza intorno a due cortili principali. «La corte monumentale accessibile da piazzetta delle Mimose avrà una stele commemorativa dell’ambasciatore Luca Attanasio e diventerà piazza pubblica dove si svolgeranno attività culturali. Su questa si affacciano biblioteca, caffé letterario a cui si integrano un piccolo spazio commerciale e dehors. Attorno all’altra corte rurale si concentrano servizi». La biblioteca occuperà il 70 per cento dell’intero complesso, il restante 30 per cento dell’immobile avrà spazi destinati ai giovani.

Recupero di portineria e giardino

Anche la portineria verrà recuperata per ospitare i volontari dell’associazione che si occupa del parco. Il viale di accesso alla villa sarà restaurato riscoprendo la pavimentazione a ciottolato e recuperando due macchie di vegetazione ai lati. Il giardino potrebbe accogliere piantumazioni di specie antiche, con recupero del laghetto di fitodepurazione e della piccola serra, prati aperti per varie attività.

Appalto entro fine anno

Il sindaco Antonio Romeo ha annunciato che a giugno saranno organizzate le prime iniziative nel parco. «Quanto ai tempi speriamo entro la fine dell’anno di appaltare i lavori che richiederanno almeno 4 o 5 anni» ha affermato.

Prima la messa in sicurezza

Il primo lotto di lavori prevede la messa in sicurezza dell’edificio con un tetto provvisorio. «Contiamo di farlo rapidamente - ha premesso il professor Stefano Della Torre - approfondiremo le conoscenze dell’immobile per rendere esecutivo il progetto. Auspichiamo una modalità innovativa per la gara in modo da appaltare più fasi ed evitare i tempi morti mantenendo comunque un alto livello di qualità».

L’ambasciatore e la villa

Salvatore Attanasio, papà dell’ambasciatore, ha ricordato che il figlio era molto legato a quella villa:

«Quando il Comune riuscì a comprarla, Luca telefonò al sindaco e gli disse finalmente abbiamo la villa! Questo sogno lo ha realizzato ma purtroppo due giorni dopo c’è stata la tragedia».

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