Brianza Fast Bugs... ai nastri di partenza con la Formula Uno
Cinque ragazzi della classe prima media della scuola San Giuseppe stanno partecipando a un concorso Steam internazionale: dovranno realizzare una macchina in miniatura.
Hanno scelto il nome del team e i colori delle divise, ma anche pensato a un piano di comunicazione per promuovere la propria attività e raccontare come hanno progettato insieme, ciascuno con un ruolo ben preciso, una macchina di Formula Uno in miniatura.
La scuola San Giuseppe in gara con la Formula Uno
A febbraio parteciperanno alle fasi di qualifica, ma di fatto hanno già vinto i «Brianza Fast Bugs», come hanno deciso di chiamarsi i cinque ragazzi di secondaria di primo grado della San Giuseppe - Bdc School di Meda, unica scuola media in Italia ad essere ammessa a partecipare alla «F1 in Schools», una sfida multidisciplinare che coinvolge 60 Paesi del mondo, 26mila scuole e 1.300.000 studenti ogni anno.
La più grande competizione Steam al mondo
I ragazzi delle scuole secondarie di primo e secondo grado si mettono alla prova nella più grande competizione Steam al mondo, in cui squadre di studenti collaborano e progettano un modellino F1 ad aria compressa. Ogni squadra crea il proprio team di Formula 1 in tutti i suoi aspetti: dalla definizione dell’identità del team al nome del brand, dal piano di comunicazione al business plan, fino alla creazione dei prototipi che poi gareggeranno su pista. E cinque studenti della San Giuseppe, se supereranno le qualifiche, avranno la possibilità di rappresentare l’Italia alle finali mondiali di «F1 in Schools».
La San Giuseppe è l'unica scuola media d'Italia ammessa al concorso
«Il fatto di essere l’unica scuola media italiana ammessa a partecipare a questo bellissimo concorso per noi è già una vittoria - commenta entusiasta César Mendoza, direttore generale della scuola San Giuseppe - I nostri studenti di prima si trovano a competere con ragazzi delle superiori e già questa è una grande soddisfazione».
I ragazzi dovranno realizzare una macchina di Formula Uno in miniatura
Ma a riempire di orgoglio Mendoza, così come la preside Chiara Iannantuoni, sono l’impegno e la passione con cui i ragazzi del team si stanno occupando del progetto, che abbraccia diverse materie e va a stimolare varie competenze, dalla scienza alla tecnologia, dall’aerodinamica alla comunicazione, dalla progettazione al team building, senza dimenticare la padronanza della lingua, dato che il concorso si svolge completamente in lingua inglese.
Il modellino gareggerà su pista
Ogni team, infatti, deve pianificare il proprio progetto, definendo un budget, trovando degli sponsor e delle aziende con cui collaborare, per poi progettare, tramite un software Cad, una macchinina da F1, che verrà prodotta tramite macchine Cnc e stampanti 3D e testata in una galleria del vento a fumo e su una pista lunga 24 metri.
Hanno scelto il nome del team e stanno progettando il modellino
«Affiancati dai loro docenti, che li stanno seguendo step by step, i ragazzi hanno scelto il nome della squadra, “Brianza Fast Bugs”, valorizzando l’attaccamento al territorio e scegliendo come logo una libellula, uno degli insetti più veloci in natura - prosegue Mendoza - Per la divisa, invece, hanno optato per l’azzurro, che richiama il colore dell’Italia, la nazione che rappresentano».
Gli studenti hanno visitato il Museo nazionale dell’automobile di Torino e con i loro insegnanti stanno inoltre approfondendo gli argomenti in linea con il progetto, come ad esempio, durante le ore di Scienze, gli animali più veloci al mondo, le cui forme andranno a influenzare le linee automobilistiche del modellino.
"Questo progetto permette loro di acquisire competenze trasversali"
«Attraverso questa competizione hanno appreso nozioni di diverse discipline in maniera non tradizionale, applicandole sul campo e coordinandosi tra di loro - conclude Mendoza - E’ sicuramente un vanto per la nostra scuola poter partecipare a un concorso così importante: a prescindere dal risultato finale i ragazzi si sono messi alla prova e hanno acquisito competenze trasversali, arricchendo il proprio bagaglio culturale».
E' possibile seguire su Instagram come i ragazzi stanno portando avanti il progetto: brianza_fast_bugs