Arcore

Brianza Pride: il patrocinio «concesso» dai funzionari comunali si tinge di giallo

Gli organizzatori: «Adesione confermata da Arcore». Il sindaco: «Un baco nel sistema informatico, nessun appoggio». E i rappresentanti di Boa aps adesso chiedono le scuse pubbliche

Brianza Pride: il patrocinio «concesso» dai funzionari comunali si tinge di giallo
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Chi ha letto anche solo uno dei romanzi di Andrea Vitali, il medico bellanese che ha venduto milioni di copie inventando piccoli gialli di paese, in questa storia che stiamo per raccontarvi, per nulla inventata, ritroverà certamente tutti gli ingredienti di una delle sue trame. Perché al centro del giallo riguardante il patrocinio «accordato» dal Comune di Arcore al «Brianza Pride» vi sarebbero tutti gli elementi per un romanzo dai contorni avvincenti: una mail partita per errore dagli uffici comunali di Largo Vela all’insaputa degli amministratori di centrodestra, un patrocinio accordato direttamente dai sistemi informatici colpiti da un baco o a causa di un errore di un funzionario e le feroci polemiche politiche a far da contorno.

Brianza Pride: il patrocinio «concesso» dai funzionari comunali si tinge di giallo

Un ritorno dalle ferie decisamente movimentato per il primo cittadino Maurizio Bono e per la maggioranza di centrodestra alle prese con il caso riguardante il patrocinio al Brianza Pride. Stiamo parlando della manifestazione organizzata per sabato prossimo, 16 settembre, a Monza da diversi movimenti e associazioni del territorio che fanno parte di Rete Brianza Pride, una piattaforma che raccoglie Brianza Oltre l’Arcobaleno (Boa) per rivendicare il diritto di chiunque di poter essere se stesso, di amare e vivere in piena libertà, nel rispetto di ogni orientamento e identità.

«Durante il mese di agosto avevamo chiesto a tutti i 55 comuni della provincia il patrocinio all’iniziativa – ha spiegato Oscar Innaurato di Boa – Ad oggi l’abbiamo ottenuto solo da 10 e con immensa sorpresa e meraviglia c’è anche Arcore, comune guidato dal centrodestra. La loro mail di conferma della concessione del patrocinio l’abbiamo ricevuta il 30 agosto con una frase che non lascia spazio a nessun equivoco: “Si comunica che il patrocinio da lei richiesto è stato concesso”».

La mail di concessione del patrocinio dal Brianza pride partita dai sistemi informatici del comune

Una adesione che ha provocato la reazione sorpresa e meravigliata delle forze di centrosinistra e dell’ex sindaco Rosalba Colombo. «Facciamo i complimenti al sindaco e all’assessore alla cultura Evy De Marco - hanno dichiarato i membri del Pd - Hanno dimostrato di avere a cuore tutti i cittadini arcoresi, nessuno escluso, che bella notizia».

Di parere avverso, invece, il commento del segretario cittadino di Fratelli d’Italia Giuseppe Tozzi. «Da mie informazioni la Giunta e i consiglieri non erano a conoscenza - ha sottolineato Tozzi in maniera ironica - Sono stati estromessi? Ha preso questa decisione il sindaco senza condividerla con la maggioranza?».

Il primo cittadino "Si tratta di un baco informatico"

Ma a smorzare gli animi gongolanti delle forze di centrosinistra e a replicare a Tozzi ci ha pensato lo stesso primo cittadino, ammettendo che si è trattata di una mail di riposta inviata agli organizzatori del Brianza pride con il risponditore automatico dei software del Comune.

«L’Amministrazione comunale non ha concesso nessun patrocinio all’iniziativa anche perché non ne abbiamo ancora discusso - ha commentato Bono - Si tratta di un baco nel sistema informatico generato dal fatto che, nel momento in cui il funzionario ha inserito la richiesta di protocollo, il sistema ha prodotto una risposta automatica di accettazione del patrocinio».

Bono ha anche voluto replicare a Tozzi.

«Ogni occasione è buona per Tozzi, che vede fantasmi e complotti anche nelle bugie, per mettere in cattiva luce il sottoscritto, il suo operato e la Giunta - ha continuato Bono - Ci avevamo fatto l'abitudine. Ma ora davanti alle falsità di una notizia non possiamo più ignorarlo come avremmo voluto. Abbiamo letto con stupore quanto dichiarato su Facebook dal signor Pino Tozzi. E’ grave affermare che, davanti ad una notizia falsa, dei suoi fantomatici contatti gli avrebbero confidato che la scelta di patrocinare il gay Pride sarebbe stata presa esclusivamente dal sindaco escludendo da tale decisione gli altri componenti della giunta».

Brianza Oltre l'Arcobaleno chiede le pubbliche scuse

Una situazione che ovviamente non ha lasciato indifferenti gli organizzatori della manifestazione del prossimo 16 settembre.

Ieri sera, lunedì 11 settembre 2023, i membri del direttivo, Oscar Innaurato e Livia Perfetti, hanno assistito alla seduta del Consiglio comunale presso la sala consiliare del Comune di Arcore.

"Nonostante il sindaco Bono abbia tentato di spiegare in vario modo l'ingiustificabile inconsapevolezza del patrocinio concesso al Brianza Pride 2023 non si è scusato per l'infausto comunicato del Comune che accusava l'associazione di essere formata da 'persone che fanno della menzogna uno stile di vita' ( https://comune.arcore.mb.it/novita/notizia/comunicato-stampa-10-9-2023/ ) - fanno sapere i rappresentanti di Brianza Oltre l'Arcobaleno aps. Per questo l'associazione chiede immediate e pubbliche scuse per il danno di immagine arrecato. Inoltre, a fine consiglio comunale i membri del direttivo hanno fermato il sindaco Bono ed hanno richiesto e ottenuto un incontro che avverrà il 14 settembre alle ore 12. Invitiamo tutta la stampa in largo Vela, quel giorno, per comprendere quale sarà il risvolto della situazione".

Anche Vincenzo Di Paolo, della lista Brianza Rete Comune, non risparmia le critiche all'Amministrazione comunale di Arcore:

Piano della Mobilità Sostenibile
Vincenzo Di Paolo capogruppo di BrianzaReteComune in Consiglio provinciale
Se il patrocinio al Pride è una vergogna...
Il Comune di Arcore prima concede il patrocinio al Brianza Pride 2023 - Monza - 16 settembre e poi smentisce tutto.
La giustificazione? Un bug informatico. La mail è partita per errore, nessuno l'ha inviata.
Nel comunicato diramato ieri, l'Amministrazione arcorese attacca Rete Brianza Pride e accusa loro di aver diffuso "una bufala di quelle che al massimo servono per condire la pizza". Parlano di "adesione farlocca" e insultano gli organizzatori della manifestazione che "fanno della menzogna uno stile di vita per un quarto d'ora di pubblicità in più".
Parole gravi e infamanti. Un'offesa gratuita e incomprensibile. Perché mai gli organizzatori del Pride si sarebbero dovuti inventare l'adesione del Comune di Arcore all'evento?!
Il punto della vicenda non è però il "giallo" della mail trasmessa e poi disconosciuta.
È il messaggio che sta dietro che preoccupa e rammarica: per la destra poter anche solo pensare di concedere il patrocinio a un evento come il Brianza Pride o aderire a tale manifestazione è un disonore e una vergogna.
Noi crediamo invece che la vera vergogna sia l'ostilità di chi non riconosce l'importanza di un messaggio di libertà, tolleranza, rispetto e di un lavoro da portare avanti insieme, anche come istituzioni locali, contro l'odio e le discriminazioni.
A Brianza Oltre l'Arcobaleno aps e a tutte le persone impegnate nell'organizzazione della manifestazione di sabato prossimo va la nostra solidarietà per gli attacchi ricevuti.
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