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Bufera sul city manager che chiede idee... ai dipendenti

All’attacco Villa: «Lo pagano 200mila euro e Bertola domanda agli altri come ridurre le bollette del Comune?»

Bufera sul city manager che chiede idee... ai dipendenti
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Lo hanno scelto perché porti idee innovative per la gestione del Comune e per affrontare le nuove sfide di quest’era complicata. E questo «giustificherebbe» anche lo stipendio annuo a sei cifre che gli è stato assegnato. Ha quindi fatto quanto meno sorridere che il nuovo City Manager Michele Bertola a una ventina di giorni dal suo insediamento venerdì 23 settembre 2022 abbia mandato una mail a tutti i dipendenti (ma anche ai consiglieri) per chiedere a loro idee intelligenti per fronteggiare il caro energetico e di conseguenza ridurre le bollette del Comune.

La lettera inviata da Bertola

«Siamo alle porte della stagione autunnale e come ben sappiamo ci troviamo a dover fronteggiare la crisi energetica - ha esordito Bertola nella missiva indirizzati ai «colleghi» del Municipio - Come ente locale siamo chiamati a dare il buon esempio alla cittadinanza evitando in ogni modo lo spreco di energia e per questo è importante attivare tutto il Comune, con tutte le sue potenzialità professionali».
E siccome, a dire di Bertola «è importante la partecipazione di ogni persona che lavora in Comune e ciascuno a prescindere dal suo profilo e inquadramento può dare il proprio prezioso contributo», ha chiesto di fargli avere qualche spunto «pratico, innovativo e immediatamente realizzabile per risparmiare sulle bollette di energia elettrica, riscaldamento, illuminazione e trasporto del Comune». Per le segnalazioni però c’è tempo solo fino al 15 ottobre, cioé prima che si debbano accendere i riscaldamenti e naturalmente vanno indirizzate alla mail del direttore generale,  lui stesso che scrive per ricevere aiuto.

La Lega con Villa all'attacco

Non appena saputo di quella che sembra proprio una scelta non proprio azzeccata, all’attacco è  andato Simone Villa (consigliere comunale della Lega) che si è trovato la polemica servita sul piatto d’argento: «Il direttore generale pagato 200mila euro all’anno chiede suggerimenti e spunti contro il caro bollette? Il tono paternalistico mi fa un po' sorridere ma potrei anche apprezzarlo se l'intento è quello del team building, di creare uno spirito di squadra - ha affondato Villa - Quello che mi fa seriamente preoccupare è pensare che la strategia per contrastare l'aumento dei costi energetici del Comune possa partire da una raccolta di suggerimenti via mail. Siamo tornati ai consigli della nonna in versione 2.0. Allora potrei suggerire di mettere la maglia di lana e di spegnere la luce quando si esce...».

Le accuse su Bertola

La nomina di Bertola, fratello del presidente comunale Cherubina, aveva già fatto storcere più di un naso a Monza. Accuse erano piovute da tutte le parti politiche, con in testa l'ex sindaco Dario Allevi e l'esponente di Civicamente Paolo Piffer. Anche Fratelli d'Italia proprio settimana scorsa aveva indetto addirittura una conferenza stampa  per annunciare di essere pronti a valutare  un esposto al Prefetto e all’Anac.
Il coordinatore regionale Marco Meloro in particolare aveva stigmatizzato quanto deciso dall’Amministrazione anche e soprattutto in merito al noto Codice etico approvato in Consiglio comunale ancora nel 2016: «Ma fa specie che proprio coloro che hanno presentato un documento simile abbiano poi deciso di procedere in tal senso. Guardando alle norme non si può parlare di incompatibilità di ruolo ma certamente un conflitto di interessi ci sembra palese».

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