Bufera sulla stazione elettrica: il Parco ha dato parere negativo
William Ricchi: «Terna sposti l’opera prevista in via Longoni in un’area meno impattante»
Entra nella bufera il progetto della stazione elettrica di Barlassina: il Parco delle Groane, nel cui territorio si dovrebbe realizzare quest’opera che rientra nel riassetto della rete elettrica dell’area Ovest della Brianza, ha bocciato il luogo scelto e ha dato parere negativo. In via Longoni è prevista l’infrastruttura che permetterà di interrare una buona parte delle linee elettriche della zona, ma in una nota firmata dal direttore dell’Ente, Mario Roberto Girelli, il Parco ha espresso il suo dissenso.
Bufera sulla stazione elettrica: il Parco ha dato parere negativo
«È un’opera che si deve fare e nessuno vuole osteggiarla – ha commentato il consigliere del Parco delle Groane ed ex presidente William Ricchi – Tuttavia sarebbe auspicabile riuscire a localizzarla in un luogo meno impattante, visto che i lavori devono sottoporsi a deroga in quanto saranno eseguiti in un sito di interesse comunitario».
La parte di via Longoni scelta è infatti all’interno di quelle aree protette che salvaguardano la biodiversità del nostro paese e la stazione elettrica si mangerà una delle ultime zone verdi di Barlassina. Le dimensioni di quest’opera sono imponenti: 125 metri per 210 di perimetro, con edifici che arrivano fino a 14 metri di altezza, circa 4 piani.
La richiesta è quella di rivedere il luogo scelto
La proposta di William Ricchi è di rivedere il luogo scelto e di spostarla un po’ più a Nord-Ovest, verso Cogliate e Misinto, dove la linea di alta tensione potrebbe rappresentare un’opportunità di riqualificazione ambientale:
«Sotto i tralicci c’è una fascia larga 130 metri, pari alle dimensioni della stazione, che deve essere sempre libera dalla vegetazione: è uno spazio già compromesso, in cui si potrebbe realizzare la stazione senza andare a intaccare un territorio libero. Sono sicuro che costerebbe anche di meno».
La differenza è di poche centinaia di metri, massimo un chilometro, ma sfruttando questo spazio si potrebbe interrare una parte ulteriore delle linee elettriche e ripiantare il bosco.
«La linea elettrica attuale è come una ferita nel Parco ma far tornare una parte di bosco sarebbe un vero indennizzo ambientale».
Le critiche a Terna e al Comune
Da ambientalista e barlassinese, l’ex consigliere comunale ha poi criticato pesantemente Terna, che si occupa dei lavori, e le decisioni del Comune di Barlassina sulla destinazione della compensazione da 840mila euro:
«Terna doveva sedersi al tavolo con il Parco e con la Regione prima di iniziare il progetto: sa che è un’opera che deve andare in deroga e non si è confrontata. Non capisco poi l’uso della compensazione per la biblioteca: se si cementifica da una parte, bisognerebbe usare i soldi ricevuti per opere ambientali. Se spostassimo la stazione verso Cogliate, è vero, saremmo più poveri, ma riusciremmo a “fare ambiente”».
Il riassetto della rete elettrica dell’area Ovest della Brianza interesserà Seveso, Barlassina, Cesano Maderno, Cogliate e Ceriano Laghetto. Il progetto prevede circa 13 chilometri di nuove linee in cavo interrato, a fronte della demolizione di 7,3 chilometri di elettrodotti aerei. Questo consentirà di liberare circa 30 ettari di territorio. Due le nuove stazioni elettriche previste, a Barlassina e Cesano Maderno:
«Questi impianti saranno integrati nel paesaggio, a tutela del territorio circostante, grazie a interventi di mitigazione ambientale con opere a verde» spiegava Terna in una nota di due mesi fa.