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Carate, dissesto idrogeologico alle Fontanelle: «Fine lavori a dicembre»

Il sindaco all’interrogazione Pd: «L’alluvione del luglio 2020 dipese da una calamità»

Carate, dissesto idrogeologico alle Fontanelle: «Fine lavori a dicembre»
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I ritardi dei lavori al parco delle Fontanelle a Carate Brianza, aggravati dall’ultima alluvione della zona, sono finiti nuovamente sui banchi del Consiglio comunale.

Il nubifragio ad Agliate

Il Partito democratico, con un’interrogazione in Aula discussa nell'ultima seduta consiliare, ha chiesto conto all’Esecutivo dei ritardi nella sistemazione del dissesto idrogeologico da parte del Parco Valle Lambro, come detto aggravato dagli episodi di maltempo del luglio 2020 che misero in ginocchio l’area di Agliate causando allagamenti a scantinati e abitazioni.

«Cosa è stato realizzato dall’inizio dei lavori ad oggi, quando terminerà il cantiere e verrà consegnata l’opera? I lavori sono già in ritardo sull’iniziale cronoprogramma, dal luglio 2020 ricordiamo che furono dichiarati necessari 6-9 mesi per terminarli: perché si sono provocati ulteriori ritardi? Infine quali iniziative intendere attivare l’Amministrazione per i danni subìti dai cittadini e dovuti ai ritardi della sistemazione dell’area?» ha chiesto il capogruppo, Francesco Paoletti.

«L’alluvione del luglio 2020 dipese da una calamità»

«L’ultimo cronoprogramma prevede l’inizio dei lavori ad agosto e il termine a fine anno. Non dispongo di uno stato di avanzamento percentuale, i tecnici riferiscono che siamo in linea. Quanto ai danni dell’estate 2020 lo stesso neo presidente del Parco Valle Lambro, Marco Ciceri, ha affermato che sono stati provocati da un evento calamitoso intenso, nella fattispecie una bomba d’acqua, e non dal ritardo nell’esecuzione dei lavori» la replica del primo cittadino, Luca Veggian.

Una spiegazione che però non ha soddisfatto il  capogruppo dem: «Il sindaco ha eluso il tema dei ritardi e delle responsabilità dei danni…», ha messo a verbale Paoletti.

«Non mi sento di puntare il dito contro qualcuno nel momento in cui si accerta la causa di un evento calamitoso. Peraltro la responsabilità dei lavori è in capo all’ente che se ne occupa: può promuovere lei un’azione risarcitoria se ritiene...», la secca controreplica del sindaco Veggian.

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