Lentate sul Seveso

«Caro Fontana, renda la Pedemontana gratuita»

La biraghese Lucia Capaldo ha intenzione di costituire un comitato e di indirizzare una petizione al presidente della Regione

«Caro Fontana, renda la Pedemontana gratuita»
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«Caro presidente Attilio Fontana, renda la Pedemontana gratuita». Si rivolge direttamente al numero uno della Regione la biraghese Lucia Capaldo, conosciuta a Lentate sul Seveso per le sue battaglie per rendere più sicura via Gerbino, il lungo rettilineo della frazione di Birago dove spesso si sono verificati incidenti, alcuni anche gravi.

«Caro Fontana, renda la Pedemontana gratuita»

Ora c’è anche un’altra quest

ione che la preoccupa e riguarda la Pedemontana.

«Il problema che mi sta a cuore è il traffico veloce e pesante che è aumentato in modo esponenziale qui a Lentate dal 2017, da quando cioè è stato aperto il tratto B1 della Pedemontana - scrive Capaldo in una lettera inviata al Giornale di Seregno - I pendolari che vanno e vengono da Milano e che utilizzano la superstrada SS35 Milano-Meda hanno trovato come strada alternativa la SP152 per evitare di pagare i pedaggi del tratto B1. Ora, con il nuovo tratto B2, i cui lavori inizieranno probabilmente a fine 2023, penso che la situazione peggiorerà, perché verranno intasate anche la ex Nazionale dei Giovi e tutte le strade urbane».

Si pensa ad un comitato

L’intenzione della biraghese, dopo essersi confrontata con altri pendolari come lei, è quella di costituire un comitato e lanciare una petizione da consegnare alla Regione Lombardia, all’attenzione di Attilio Fontana, «per chiedere che tutta la Pedemontana venga resa gratuita, come ad esempio tutte le tangenziali lombarde e la recente SP46. Non vedo perché i pendolari brianzoli debbano essere costretti a pagare dei pedaggi e non vengano agevolati come tutti gli altri cittadini lombardi. Già il tratto B1 viene utilizzato pochissimo perché ovviamente i pendolari non possono permettersi di sborsare tutti i giorni dei pedaggi salatissimi per andare al lavoro».

L'appello

Lancia quindi un appello a tutti i pendolari che vogliono unirsi a lei per portare avanti questa battaglia: «Uniamoci compatti per rivolgere questa petizione alla Regione Lombardia».

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