Addio

"Ciao maestro Fulvio, resterai per sempre nei nostri cuori"

Chiesa di Renate gremita per l'ultimo saluto a Fulvio Panzeri. Dolcissimo l'omaggio dei suoi piccoli alunni

"Ciao maestro Fulvio, resterai per sempre nei nostri cuori"
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La chiesa dei santi Donato e Carpoforo di Renate non è riuscita a contenere tutti gli amici giunti in paese oggi, mercoledì 27 ottobre 2021, per l'ultimo saluto a Fulvio Panzeri. 64 anni, maestro, giornalista, critico letterario, scrittore ed ex assessore, si è spento lunedì.

Addio al maestro

Seduti dentro e fuori le mura della parrocchiale, c'erano i famigliari (a partire dall'adorata zia Giovanna), i colleghi e gli studenti del Comprensivo "Giovanni XXIII" di Besana in Brianza, gli amici della civica "Insieme per Renate", i rappresentanti del mondo della cultura del quale Panzeri è stato stimato protagonista.

Quattro le parole usate dall'amico padre Alberto per descriverlo. Fedeltà "alla famiglia, alla parrocchia, alla scuola, alla cultura, alla società". Servizio, perchè "Fulvio non si è mai limitato a fare solo il suo dovere ma ha sempre dato qualcosa in più". Umiltà, tanto che "in ben pochi sapevano quante cose aveva fatto questo grande uomo di cultura". E amicizia.

Grazie Fulvio, hai saputo essere un maestro appassionato, con sguardo attento ai bambini; hai creduto e amato la tua professione, hai fatto della scuola la tua casa, ha detto il sacerdote durante l'omelia.

I palloncini liberati in cielo

Sull'altare si sono poi alternati i piccoli alunni della 1^B della primaria del "Giovanni XXIII"; l'ex sindaco ed ex dirigente del Comprensivo besanese, grande amica di Panzeri, Maria Luisa Sironi e Alessandro Zaccuri, giornalista di "Avvenire", quotidiano con il quale il renatese collaborava da tempo.

"Ciao maestro, sei stato il più forte, il più simpatico, bellissimo e affasciante. Ci siamo divertiti insieme, ci hai raccontato storie bellissime. Rimarrai sempre nei nostri cuori", hanno assicurato i bambini.

Bambini che all'uscita del feretro dalla chiesa parrocchiale hanno liberato in cielo palloncini gialli, sulle note del canto che intonavano con il loro maestro.

Uomo stimato dentro e fuori i confini renatesi

Casa al Vianò, primo di quattro fratelli, Panzeri era conosciuto e stimato, dentro e fuori i confini renatesi. Tanto da meritarsi, nel 2016, la «Croce d’oro», massima onorificenza locale che l’Amministrazione comunale assegna annualmente a concittadini che si sono distinti per l’impegno a favore della comunità. Lui se l’era aggiudicata per i comprovati meriti culturali e giornalistici.

Andava orgoglioso della sua lunga carriera dietro la cattedra delle scuole elementari del territorio, da Villasanta a Besana in Brianza. Un impegno al quale affiancava quello di giornalista, scrittore e raffinato critico letterario. Si era occupato in particolare della "nuova" narrativa italiana con antologie e saggi critici, e di autori quali Pier Vittorio Tondelli e Giovanni Testori, di cui aveva curato le "opere complete" nei Classici Bompiani. Tra le sue pubblicazioni anche lo splendido "Qui sono le mie radici", dedicato al cardinal Dionigi Tettamanzi.

Panzeri si era impegnato inoltre per il paese. Tra i volti più noti della civica «Insieme per Renate», è stato assessore alla Cultura e all’Istruzione nella Giunta guidata da Elisa Riva oltre che presidente della commissione Biblioteca.

 

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