Colpo di scena, confermato il vincolo sul Buon Pastore

Una prima (anche se parziale) vittoria per il Comitato Buon Pastore a Monza. Il Consiglio di Stato ha ribadito il vincolo di tutela sull’area di via Cavallotti-Pellettier, respingendo il ricorso presentato da BP Real Estate contro il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con l’intervento ad opponendum dello Studio Beretta & Co., del Comitato «Salvaguardia del Buon Pastore» e di Legambiente Lombardia.

La sentenza sul vincolo

La sentenza risale al 3 febbraio 2023 ma è stata resa nota solo in settimana e rigetta di fatto il ricorso alla sentenza del Tar del 2018 in cui veniva confermato il vincolo sull’area del Buon Pastore posto dalla Soprintendenza l’8 febbraio 2005. Il Comitato tecnico scientifico, chiamato a pronunciarsi in sede di ricorso amministrativo, ha concluso che «il complesso immobiliare, così come si presenta, è testimonianza inscindibile dell’unicum architettonico caratterizzato oltre che dall’impianto planimetrico anche dalle aree a verde pertinenziale».

Insomma, di fatto il Comitato che si occupa di tutelare l’area tra via Cavallotti e via Pelletier si è visto dare ragione e ora si chiede: «Come può il Comune di Monza rilasciare una licenza per l’edificazione di tre torri da 29, 32 e 38,5 metri (e duecento box) su di un’area verde vincolata e come può la Soprintendenza di oggi avallare un simile progetto sull’area che la Soprintendenza stessa 18 anni fa aveva sottoposto a vincolo?». Purtroppo però si tratta di una mezza vittoria per il comitato. Spiega Antonio Gatti: «Non è chiaro se il progetto si possa fermare, quindi la palla ripassa alla Giunta comunale che dovrà ora dare delle risposte su come intende procedere».

Il progetto

L’area monumentale di via Cavallotti - Pelletier, di proprietà della congregazione di Nostra Signora di Carità del Buon Pastore era stata venduta nel 2005 alla società immobiliare BP Real Estate, la cui riqualificazione ha interessato negli anni diverse Amministrazioni che a suon di Pgt hanno cercato di modificarne la destinazione d’uso anche a fronte dei vincoli posti dalla Soprintendenza.

«Con l’ultimo Pgt del 2021 (in vigore, sempre per volere dell’ex Giunta, fino al 2027) l’area è stata di nuovo resa edificabile e ne sono state liberalizzate anche le destinazioni d’uso. Ora la nuova Amministrazione ha fatto sapere di non poter modificare il Piano»,  avevano spiegato settimana scorsa i referenti del comitato pro Buon Pastore- Salviamo Villa Angela, supportati dal comitato Salvaguardia del Buon Pastore e dal comitato San Fruttuoso. L’area, tra l’altro, conta anche una chiesa panottica unica nel suo genere e un parco con alberi monumentali e una pregevole ricostruzione della grotta di Lourdes che il Comitato vuole ad ogni modo far tutelare, assieme al progetto di una biblioteca, proposta dai comitati stessi.

La posizione della Giunta

Intanto l’assessore all’Urbanistica Marco Lamperti ribadisce la posizione già espressa nelle scorse settimane: «Lo davo per scontato, non ho mai condiviso questa richiesta dell’operatore e ben venga che resti il vincolo. E’ giusto che qualsiasi progetto quindi tenga in considerazione che tutto il Parco oltre alle strutture sia vincolato e che la Soprintendenza debba dare un parere a riguardo - ha ribadito Lamperti - La sentenza non ha cambiato lo stato d’essere, però, perché il vincolo c’è dal 2005. Partiamo dal presupposto che il piano attuativo non è stato adottato e che parliamo di abitazioni da nove piani non di torri, quindi assolutamente compatibili con l’area. Sono convinto inoltre che possa essere utile che venga ceduta alla città una biblioteca in quello spazio, voglio che ci sia un parco e penso anche che possiamo realizzare delle sale lettura al primo piano. Su questo ci muoviamo con l’operatore, per restituire l'area alla città».