A Monza

Comitati e ambientalisti delusi da Lamperti: "Promesse disattese"

Il grido di allarme a Lamperti per una marcia indietro sull'urbanistica

Comitati e ambientalisti delusi da Lamperti: "Promesse disattese"
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Sono rimasti delusi dalle prime scelte e dichiarazioni dell'assessore all'Urbanistica Marco Lamperti e chiedono alla Giunta Pilotto una marcia indietro a favore del consumo di suolo zero previsto nel programma elettorale. Comitati e associazioni  di Monza, stamattina venerdì 25 novembre 2022 a Monza erano sul piede di guerra, e hanno espresso un grido di allarme per il futuro urbanistico del capoluogo di provincia brianzolo, chiedendo al sindaco Paolo Pilotto e alla sua Amministrazione un deciso cambio di rotta.

Consumo di suolo zero: disattese le promesse

"Disattese tutte le promesse".  Così ha esordito Giorgio Majoli di Legambiente. "Dopo meno di 5 mesi dal suo insediamento, assistiamo già ad una smentita del Programma elettorale del Sindaco e della Coalizione sul nuovo Piano di Governo del territorio (Pgt) per Monza?". Majoli fa riferimento al Programma elettorale della Coalizione di Centrosinistra (Pd, Azione, Italia Viva, Monzattiva, Possibile, LabMonza, Europa Verde) che tra gli obiettivi indicava chiaramente "La città di Monza punta ad avere un approccio integrato e sistemico verso la Transizione ecologica. L’urbanistica deve essere collegata ai temi ambientali, sociali ed economici con un riequilibrio delle diseguaglianze e un vero coinvolgimento dei cittadini (urbanistica partecipata). Per questo va data qualità allo spazio pubblico con il recupero delle aree dismesse pubbliche orientandole a servizi strategici e va perseguito l’obiettivo di un bilancio con consumo di suolo negativo che sappia porre Monza in un contesto di capoluogo europeo".

A fronte di queste premesse, quello che comitati di quartiere e associazioni ambientaliste si aspettavano erano un  Nuovo piano di rigenerazione urbana con Variante PGT verso la Transizione ecologica e consumo suolo negativo a partire dalla prossima scadenza del Documento di Piano vigente (maggio 2022) e un nuovo Pgt sostenibile perseguendo bilancio consumo di suolo negativo.

Il rinnovo del Pgt e la minivariante

E invece Lamperti intende correggere il documento con cui il Centrodestra ha rivisto quello della Giunta che l’ha preceduto, dichiara che il Pgt scadrà nel 2027 e che pensa solo a una minivariante normativa.

Dimostrazione ne è che nelle  “Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato 2022-2027”, approvate dalla attuale maggioranza in Consiglio comunale  la frase “a partire dalla prossima scadenza del Documento di Piano vigente (maggio 2022)” è scomparsa.

"L’assessore Lamperti, interrogato da alcuni cittadini di Monza su quella difformità, ha risposto che quella frase era un refuso del Programma elettorale. Ma molti cittadini hanno votato l’attuale sindaco anche per quella frase - aggiunge Majoli - Il refuso implica una grande differenza: si procederà per alcuni anni con il Pgt del 2017 (sindaco Scanagatti), modificato nella normativa con il Pgt 2021 dall’Amministrazione successiva (sindaco Allevi), che ha prorogato con un escamotage tecnico fino al 2027 la validità del Documento di Piano che, come noto, ha invece una durata di 5 anni.

"Diedero voto contrario come Pd a quella Variante e ora sostengono che conserva l’impianto del Piano Colombo, qualcosa non torna, allora come mai non votarono a favore?", incalza ancora Majoli.

I firmatari e le preoccupazioni

All'incontro erano presenti alcune rappresentanze di tutti i firmatari delle istanze e quindi oltre a Legambiente il gruppo Ambiente e territorio - Comitato Aria Pulita Monza - Comitato via Blandoria - Comitati per il Parco A. Cederna - Comitato quartiere Sant’Albino - Comitato quartiere San Donato Regina Pacis - Comitato via Boito Monteverdi - Comitato Ospedale Umberto 1° - Comitato Triante - Comitato Pro Buon Pastore - Comitato “salvaguardia Buon Pastore” - Comitato Bastacemento - Presidio ex Macello - Comitato San Fruttuoso Bene Comune - Foa Boccaccio 003.

E ora sono loro considerare quel procedimento  illegittimo, sia ai sensi della legge regionale 12 del 2005 "sia perché quella proroga non era mai stata dichiarata durante l’iter di adozione di quella variante normativa. Di fatto si è impedita la fase delle osservazioni al Documento di Piano. Se qualcuno le avesse presentate, sarebbero state respinte in quanto non pertinenti a quella variante, appunto solo normativa", si legge nel documento.

Nel Documento di Piano del Pgt  vigente prorogato al 2027 ci sono 39 ambiti di intervento di cui 13  con un consumo di suolo totale di 84.841 mq  oltre a 8 Ambiti compatibili per le Trasformazioni  per una superficie territoriale (St) di circa 446.000 mq di suolo attualmente libero. Inoltre nel Piano delle Regole del Pgt vigente, sono presenti ulteriori previsioni a consumo di suolo (in parte già attuate) nelle aree D (attività economiche), nelle aree C (residenziali di completamento) e nelle aree B2 (residenziali edificate di completamento).

Le richieste dei comitati

Le richieste dei comitati sono chiare e fanno riferimento anche al fatto che l'andamento della popolazione è stabile e che la situazione ambientale è sempre più compromessa. "Monza non ha bisogno di nuove edificazioni, ma di conservare e mantenere le aree verdi, anzi di procedere al rimboschimento e a un cambio di mobilità - ha aggiunto  Mauro Mantica -  Pensiamo all'impatto su traffico e inquinamento di certe scelte urbanistiche come le torri di via Ticino. La finalità deve essere evitare un disastro ambientale e rendere la città più vivibile. Anche a Triante si è edificato ovunque, non c'è più verde. Dobbiamo fare respirare i quartieri".

Da qui la proposta  di  revocare in autotutela quel capoverso della delibera di approvazione della variante normativa Pgt Allevi - Sassoli precisando che tutti gli Ambiti di trasformazione del Documento di piano sono scaduti e quindi inedificabili. Questa scelta consentirebbe di evitare la contrattazione urbanistica di ogni singolo Ambito di trasformazione (come il Buon Pastore, via Ticino etc) e poi avviare subito una Variante generale al Pgt vigente a consumo di suolo negativo, seguendo il procedimento stabilito dall’art. 13 della legge regionale 12 del 2005. "Questo consentirebbe di portare a compimento quanto dichiarato in campagna elettorale, in circa un anno e mezzo di tempo per la sua redazione e l’adozione in Consiglio Comunale, cioè un nuovo Piano urbanistico a consumo di suolo negativo".

L'appello al Centrosinistra

I comitati si appellano quindi alla Giunta, ma anche a chi li ha sostenuti e votati. "Si parla di consumo di suolo negativo ma non si fa nulla per evitare che altre aree libere vengano cementificate, limitandosi a cercare di correggere le previsioni edificatorie su aree inedificate come quella di viale Lombardia-via Ticino a San Fruttuoso, oppure, come nel caso dell’adozione da parte della Giunta del Piano Attuativo Elesa in via Pompei, dando per scontato un pesante intervento a consumo di suolo su un’area libera e coltivata. Quando si pensa allora di fermare il consumo di suolo, a giochi fatti? E anche sulle aree dismesse, si danno per scontati interventi devastanti come sul Buon Pastore, affidandosi alla contrattazione caso per caso? La posizione dell’assessore rispecchia il punto di vista dell’Amministrazione comunale e della Coalizione che la sostiene?".

Nel chiedere un nuovo incontro al sindaco i comitati promettono di non fermarsi: "Non abbiamo mai fatto sconti a nessuno e non inizieremo adesso,  non vogliamo vedere Monza tornare all'urbanistica contrattata. Dal 2012 ad oggi le cose sono cambiate, ora è ancora più preoccupante il discorso ambientale e impone subito politiche diverse".

 

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