Seregno

Confermata la multa di mezzo milione a Gelsia

Respinto il ricorso contro il provvedimento dell’Antitrust, che contestava «una pratica commerciale scorretta» per illustrare l’evoluzione del mercato

Confermata la multa di mezzo milione a Gelsia
Pubblicato:
Aggiornato:

Confermata la multa di mezzo milione di euro inflitta dall’Antitrust a Gelsia. Nei giorni scorsi il Tar del Lazio ha respinto il ricorso dell’azienda contro il provvedimento sanzionatorio dell’Agcm, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, adottato nel dicembre 2016. All’origine della contestazione a Gelsia una pratica commerciale ritenuta scorretta, sulla base di «informazioni incomplete e non veritiere» sull’evoluzione del mercato dell’energia elettrica.

La comunicazione del 2016

Nella primavera del 2016 l’azienda aveva inviato una comunicazione ai clienti del mercato di maggior tutela elettrica nella quale spiegava che il mercato stesso sarebbe cambiato «radicalmente» e che avrebbe dovuto inviare due bollette distinte per la fornitura di gas ed elettricità a causa di una norma dell’Autorità di regolazione (oggi Arera). Quindi invitava i clienti a stipulare un contratto di libero mercato per mantenere i vantaggi dei servizi offerti.

Secondo il Tribunale amministrativo, l’Agcm ha operato «una congrua e logica decodifica del messaggio commerciale», contenente «informazioni parziali» che hanno ingenerato nei clienti il falso convincimento che, a partire dall’1 luglio 2016, le modifiche regolamentari potessero comportare una modifica del regime contrattuale vigente». Il Tar ha respinto le osservazioni dei legali di Gelsia, secondo cui le informazioni erano espresse «in maniera chiara e comprensibile malgrado il tecnicismo giuridico dell’argomento» e che i clienti «sarebbero stati liberi di scegliere un qualsiasi altro fornitore sul libero mercato diverso da Gelsia».

Il giudizio del Tar

Viceversa a giudizio del Tar «i clienti del servizio di maggior tutela sono stati ingannati» e non si trattava di «una semplice comunicazione informativa», bensì di «una vera e propria offerta commerciale».

La replica dell’Azienda: «Sempre corretti e trasparenti, informazioni chiare e comprensibili»

A margine della sentenza Gelsia «nell’esprimere rispetto per la decisione della magistratura e nel riservarsi di valutare assieme ai propri legali eventuali ricorsi, riconferma la correttezza del proprio operato, improntato a fornire sempre ai propri clienti informazioni chiare e comprensibili - si legge in una nota della società - La correttezza di comportamento e la trasparenza nei confronti dei clienti, unitamente alle migliori condizioni commerciali, sono peraltro parti essenziali dei programmi commerciali che Aeb e tutte le sue controllate, tra le quali Gelsia, hanno posto come elemento cardine del nuovo Piano industriale, adottato assieme al nuovo assetto societario sin dal novembre 2022».

Seguici sui nostri canali
Necrologie