Desio

Cosa ci fanno gli studenti del Politecnico di Milano in Villa Tittoni?

L’esercitazione didattica dedicata al paesaggio e al restauro del giardino storico ha coinvolto 40 studenti, prevalentemente stranieri

Cosa ci fanno gli studenti del Politecnico di Milano in Villa Tittoni?
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A Desio un’esercitazione didattica promossa dal Politecnico di Milano nell’ambito del corso di ‘Conservation and management of historic gardens and landscapes’.

Cosa ci fanno gli studenti del Politecnico di Milano in Villa Tittoni?

E' quella che si è tenuta lo scorso 17 ottobre presso il Parco di Villa Tittoni: una iniziativa inserita nel corso di laurea magistrale in "Landscape Architecture. Land Landscape Heritage", a cura dei professori Alberta Cazzani e Nicola Noè, docenti del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani dell’ateneo meneghino.

“Siamo stati felici di avere ospitato la visita degli studenti del Politecnico di Milano – dichiara il Sindaco Simone Gargiulo - e molto soddisfatti che Desio sia stata scelta come esempio di città che punta sul rilancio urbano dal punto di vista architettonico e dell’ambiente, grazie anche alla tutela e alla conservazione dei beni. Ringrazio i professori intervenuti e il gruppo di studenti, che hanno scelto di visitare un luogo pieno di tradizione”.

Il corso e il programma nel dettaglio

Il corso è composto da un modulo di "Restauro del giardino" e da un modulo di "Botanica e arboricoltura", si svolge durante il primo semestre di studio ogni martedì, dal 19 settembre al 12 dicembre. Il programma è incentrato sull'analisi del parco, a partire dal confronto delle cartografie storiche con lo stato attuale, per evidenziare il livello di permanenza e/o di trasformazione del parco stesso e del suo contesto, oltre ad approfondire, con rilievi di maggiore dettaglio, specifiche aree o puntuali elementi, con l’obiettivo di definire indicazioni per il restauro e ipotesi di riuso.

Il corso è in inglese e frequentato da circa 40 studenti, prevalentemente stranieri, con origini molto diversificate, capaci di apprezzare un luogo così ricco di storia e tuttora grande risorsa culturale, sociale ed ecologica.

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