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Da Vimercate a Leopoli: la visita all'ospedale

Il racconto della seconda giornata nella cittadina ucraina di sindaco, vice e medico di Vimercate.

Da Vimercate a Leopoli: la visita all'ospedale
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Negli ospedali della città per toccare con mano la battaglia quotidiana,  per ascoltare e vedere con i propri occhi la capacità di andare avanti, di affrontare l'emergenza ma anche di pianificare il futuro, senza fermarsi nemmeno davanti alla guerra e alle bombe.

Secondo giorno a Leopoli, in Ucraina, ieri, mercoledì 15 febbraio, per il sindaco di Vimercate Francesco Cereda, la vicesindaco Mariasole Mascia e il consigliere comunale Roberto Brambilla, medico  volontario in Ucraina sin dall'inizio del conflitto.

Significativo il resoconto della seconda giornata attraverso le parole del sindaco Cereda e della vice Mascia.

Il sindaco: "Sale operatorie nei bunker, ma qui si guarda al futuro"

"Stamattina abbiamo visitato l'ospedale di Leopoli, il più grande della regione, che ha accolto in questo anno più di 90.000 pazienti vittime della guerra - ha scritto il sindaco Francesco Cereda -  Un ospedale che era in corso di ammodernamento prima dello scoppio del conflitto e che ha dovuto reinventarsi anche allestendo bunker per proteggersi dai bombardamenti nei piani interrati. In questi bunker hanno allestito in tutta fretta anche una serie di sale operatorie d'emergenza, perché come potrete immaginare, il lavoro di un ospedale spesso non si può fermare nemmeno se suona un allarme antiaereo. È stata una visita importante, toccante, ma anche incoraggiante in un certo qual modo: oltre a farci vedere la situazione e raccontarci dell'emergenza, ci hanno anche spiegato con orgoglio i piani di espansione e ulteriore ammodernamento a medio periodo dell'ospedale; di come stanno aprendo nuovi reparti specialistici e dei nuovi che verranno, per rendere questa struttura un vero punto di riferimento nei prossimi anni, con standard europei. Insomma, nonostante la situazione, qui guardano non solo all'emergenza ma lavorano pensando anche al futuro con positività".

La vicesindaco: "Una storia che merita di essere raccontata"

Intenso anche il resoconto della vicesindaco Mascia
"Leopoli, secondo giorno - ha scritto Mascia -  Leopoli è una città con una popolazione giovanissima e vivace, che prima della guerra stava spingendo l’acceleratore per raggiungere gli standard europei, anche e soprattutto in ambito medico e sanitario. Il Direttore generale del complesso ospedaliero (37 anni) e il suo staff (altrettanto giovane) stavano infatti lavorando da tre anni circa per dare al Paese una struttura sanitaria completa, all’avanguardia, dotata di tutti i servizi specialistici con un alto livello di qualità e di professionalità. Prima il Covid e poi la guerra li hanno costretti NON a fermarsi, NON a rallentare, ma “semplicemente” ad ampliare il progetto per poter dare risposte immediate anche alle nuove e impreviste esigenze. E così, in pochi mesi: hanno trasformato i seminterrati in schelter muniti di letti e di sale operatorie; hanno costruito e attrezzato nuovi edifici dedicati alla riabilitazione fisica e all’assistenza psicologica collegandoli con un ponte all’ospedale; hanno imbastito una struttura provvisoria (solo per ora) per la realizzazione immediata e sul posto di protesi per la sostituzione degli arti mancanti; hanno inviato all’estero, anche in Italia e negli USA, team di giovanissimi medici per formarli su nuove tecniche chirurgiche. E intanto hanno continuato a garantire i servizi sanitari, facendo fronte al massiccio arrivo dei feriti di guerra (11.000) e di oltre 80.000 pazienti provenienti da tutta l’Ucraina. Non so se questa si possa chiamare resilienza, ma di sicuro merita di essere raccontata. Anzi, molto di più. Merita di diventare un’occasione di crescita per tutti, attraverso la conoscenza reciproca e lo scambio di esperienze e conoscenze".

In collegamento con l'ospedale di Vimercate

E proprio dall'ospedale i due amministratori e il dottor Brambilla si sono collegati in videoconferenza con l'ospedale di Vimercate con cui è stata avviata una collaborazione.

"Grazie al dottor Brambilla"

"Tutto questo sta accadendo grazie a Roberto Brambilla - ha concluso Mascia - Alla sua passione, alla sua generosità e alla sua testa dura".

La visita all'ospedale

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L'incontro con il sindaco di Leopoli

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