Dalla produzione di idrogeno allo studentato, le idee in campo per riqualificare l'ex Lombarda Petroli
L'ex direttore della Lombarda Vincenzo Castagnoli ha proposto la realizzazione di una "Hydrogen Valley della Brianza", il candidato sindaco del centrodestra Gianbattista Pini pensa a strutture per gli studenti mentre la curatela ad un polo di interscambio ferro/gomma
Da ex raffineria a «"Hydrogen Valley della Brianza". Una proposta rivoluzionaria quella avanzata da chi in quell’area ci ha lavorato per decenni. A presentare l’osservazione alla Conferenza Vas sul Pgt indetta dall’Amministrazione comunale di Villasanta è Vincenzo Castagnoli, ex direttore della Lombarda Petroli.
Pionieri nella produzione di idrogeno
Il suo progetto di trasformazione del terreno di 150mila metri quadrati della ex raffineria parla chiaro: bisogna diventare pionieri nella produzione di idrogeno e l’ex Lombarda sarebbe la location perfetta.
"Nel comparto - ha sottolineato Castagnoli - vi sono tutte le caratteristiche per proporlo, studiarlo e concretizzare, ottenendo anche ingenti risorse europee, altro che il balzello delle bonifiche".
Insomma la parola chiave è riconversione dell’impianto ma nel documento inviato agli uffici comunali si candida anche a dirigerlo operativamente.
"La mia personale collaborazione con aziende, studi tecnici, docenti delle energie innovative, tutti a loro volta in collaborazione con università oltre a urbanisti, architetti e aziende specifiche interessate, sono il frutto di questa proposta che è concretezza e non chiacchiere propagandistiche"
Un progetto che, se realmente avviato, poterebbe un indotto importante non solo a Villasanta ma all’intero territorio. "La vocazione produttiva della zona va valorizzata attraverso processi di sviluppo economico, adeguandoli a un’economia sostenibile".
La bonifica delle cisterne
Sulla bonifica delle cisterne Castagnoli ha invitato l’Esecutivo e la Regione "a evitare sperperi dei soldi del Pnrr per bonificare dei lotti che ne necessitano solo parzialmente» e i cui costi ora «sono lievitati del quadruplo. Sulla trasformazione della ex raffineria in polo industriale di produzione di idrogeno sono convinto che il progetto abbia le gambe poichè otterrebbe anche finanziamenti dall’Europa. Si tratta di un progetto già condiviso con le più importanti aziende del settore sul territorio".
Le idee della curatela e l'appoggio del Wwf
Il nuovo futuro delineato da Castagnoli comprende anche la riqualificazione e il rilancio dell’interscambio ferroviario. Si tratta di una idea lanciata dalla curatrice fallimentare Elisabetta Brugnoni e che viene sposata anche da Gianni Del Pero, presidente delegato WWF Lombardia, autore a sua volta di un’altra proposta di variante inviata all’attenzione del Comune.
"Il polo deve ambire a divenire stazione di interscambio e di ricarica della rete di mobilità sostenibile collegata alla rete ciclopedonale urbana e alle ciclovie proposte dalla Provincia di Monza e Brianza, e capolinea delle linee di trasporto di massa su gomma e rotaia - ha sottolineato Del Pero - La nuova ripartizione tra aree asservite alla destinazione d’uso produttivo e restanti aree per altre destinazioni d’uso consentirebbe di valutare nuove funzioni quali ad esempio opzioni di residenziale sociale".
Pini punta sullo studentato
Chi più ne ha, più ne metta. Stiamo parlando delle idee sul futuro dell’ex Lombarda Petroli. Tra le varie osservazioni protocollate in Comune sulla Vas al Pgt, c’è anche quella scritta dal candidato sindaco del centrodestra Giambattista Pini che sogna la realizzazione di un social housing per studenti.
"Siamo sicuri che una destinazione logistica sia la proposta più appetibile per operatori che possano acquistare l’area e pro cedere a un suo completo recupero? – ha dichiarato Pini - I dubbi sono molti e l’attuale variante al Pgt non li risolve. Attualmente, i grandi operatori della logistica cercano aree ben più ampie e posizionate in luoghi di facile smistamento autostrada le. E il concreto rischio è quello di favorire la creazione di capannoni destinati a diventare involucri vuoti. Isolando ancora di più l’area dal tessuto connettivo e senza neppure alcuna ricaduta occupazionale». La proposta di Villasanta Civica va verso il un residenziale sociale. «Si pensi soltanto agli indirizzi di una città come Milano che sta diventando, anche , una città della formazione. Lo sviluppo enorme degli atenei milanesi, la nascita di campus che richiamano studenti non solo dai paesi euro pei ma soprattutto da paesi ex- tra-europei (Cina, Corea, India) richiedono sempre di più la pre senza di studentati/case per stu denti. L’area consentirebbe, con poche fermate, il collegamento con la città di Milano".