La vittoria del 29enne di Meda

Dall'incidente in moto alla maglia bianca dell'Handbike: Pogliani è il miglior under 30

Rimasto paralizzato dopo uno schianto a Seregno nel 2017, si è dedicato allo sport e ha sbaragliato gli avversari al Giro d'Italia 2022.

Dall'incidente in moto alla maglia bianca dell'Handbike: Pogliani è il miglior under 30
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«Punto alla maglia nera, quella riservata all’ultimo arrivato». Così ci aveva detto il medese Andrea Pogliani con una straordinaria ironia e una disarmante capacità di non prendersi mai troppo sul serio, un anno e mezzo fa, quando lo avevamo intervistato in vista della sua partecipazione all’edizione 2022 del Giro d’Italia di Handbike.

Dall'incidente in moto alla maglia bianca dell'Handbike

Di certo non immaginava che invece avrebbe vinto la maglia bianca, quella che spetta al miglior atleta under 30. Una maglia che il 29enne medese ha conquistato con fatica e sacrificio, allenandosi costantemente al ciclodromo e a casa, con appositi rulli. Un traguardo che segna anche una rinascita e un riscatto, dopo l’incidente in moto del 30 marzo 2017 a Seregno che gli ha stravolto la vita, costringendolo su una sedia a rotelle. Il coma, la riabilitazione, i mesi in ospedale «e quando torni a casa devi reinventarti. Impari a conoscerti nel profondo e a scoprire nuove cose di te che prima erano impensabili», ci confida. Un colpo durissimo per lui che era abituato a vivere a mille all’ora e che ha dovuto rallentare, imparando a rispettare nuovi tempi, quelli dettati dal suo fisico. Con piccoli progressi alla volta è riuscito a riconquistare la propria autonomia, grazie anche ad arredi domotici per abbattere le barriere architettoniche nella sua abitazione e ad ausili per tornare a guidare l’auto.

La  rinascita e l'inizio del percorso sportivo

«Oggi sono di nuovo indipendente, lavoro nel campo del commercio ittico, esco con gli amici e ho ripreso a viaggiare insieme alla mia fidanzata Chiara, che vive con me - dice emozionato - E’ a lei e ai miei genitori che dedico questo risultato, perché mi sono sempre stati accanto e per tutta la stagione sportiva mi hanno spronato a non mollare». Dopo aver recuperato la propria autonomia, infatti, «Poglia», come lo chiamano gli amici, ha deciso di ricominciare a fare sport.

Allenamenti al ciclodromo e a casa

Dopo aver partecipato a una giornata MultiSport, proposta dalla direzione regionale Inail Lombardia e dal Comitato Italiano Paralimpico, ha deciso di intraprendere la sua attività sportiva con l’handbike (un particolare tipo di velocipede che si muove tramite delle manovelle mosse grazie alle braccia umane), che gli è stata fornita da Inail nel 2019, insieme al rullo per gli allenamenti. E così ha iniziato il suo percorso: «Nei mesi più caldi mi allenavo al ciclodromo di via Icmesa mentre con il freddo mi mettevo a usare i rulli a casa - spiega - E’ stato impegnativo, a volte arrivavo stanco dal lavoro e l’istinto era quello di riposarmi. Ma poi pensavo all’obiettivo che mi ero prefissato e quindi non potevo demordere».

Il miglior under 30 al Giro d'Italia di Handbike 2022

E così, indossando la maglia della società Team Mtb Bee and Bike di Bregnano, che gli ha fornito un preparatore, si è allenato costantemente in vista del Giro d’Italia di Handbike, al quale ha partecipato come under 30. Tappa dopo tappa, la prima ad aprile a Bari e l’ultima (la settima) a Pisa domenica 16 ottobre, passando per quella nella sua città, Meda, il 22 maggio, «Poglia» è sempre stato il più veloce della sua categoria, superando gli altri 22 atleti. E domenica 16 è stato «incoronato» come miglior under 30. «Sinceramente non me lo aspettavo, ho iniziato per mettermi in gioco, per una sfida con me stesso - prosegue - Poi, quando ho visto che in ogni gara vincevo, ho iniziato a sperarci. Ero molto teso il giorno prima dell’ultima tappa, ma dopo la prima bracciata mi sono sciolto e ho dato il meglio di me». E così ha ritirato la maglia bianca, con il suo sorriso luminoso, un sorriso che sa di rivalsa dopo lo «sgambetto» che la vita gli ha fatto. Il sorriso di chi si rialza dopo una caduta, pronto a «sfrecciare» più veloce di prima.

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