Varedo

Degrado ex Snia, raccolte 4.300 firme

Chiusa la petizione e inviato l’esposto alla Prefettura per chiedere più sicurezza, la promotrice: «Sono molto contenta delle adesioni»

Degrado ex Snia, raccolte 4.300 firme
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Ben 4.300 i cittadini chiedono più sicurezza intorno all’area ex Snia di Varedo, da tempo piazza di spaccio e rifugio di sbandati.

Degrado ex Snia, raccolte 4.300 firme

Sono tante le firme raccolte in appena una settimana nei negozi e nei locali del centro e della Valera, per iniziativa della varedese Elena Simoni. Chiusa la petizione il 26 gennaio e ritirati tutti i moduli con le firme, Simoni ha inviato l’esposto tramite posta certificata alla Prefettura di Monza e Brianza.

«Sono molto contenta della partecipazione dei cittadini e mi fa piacere che questa raccolta firme sia stata condivisa anche dal sindaco - ha commentato la varedese - anche i commercianti sono soddisfatti perché hanno visto che si sta muovendo qualcosa. Come cittadini non potevamo fare di più, adesso aspettiamo di vedere cosa succederà».

Nelle scorse settimane i commercianti hanno organizzato varie riunioni per discutere della sicurezza in centro, tra queste anche una con il sindaco Filippo Vergani, che ha annunciato l’installazione di 15 telecamere in via Umberto I e servizi della Polizia Locale a piedi, è l’assessore all’Urbanistica Fabrizio Figini, che ha fatto il punto della situazione sul progetto di riqualificazione.

La settimana scorsa il primo cittadino ha incontrato gli amministratori degli stabili all’ingresso della ex Snia per cercare di risolvere l’annosa questione del cancello automatico sempre aperto.

«Siamo arrivati a un accordo - ha annunciato Vergani - Per la corrente si userà inizialmente un sottocontatore, poi la proprietà dell’area ex Snia, che nel frattempo ha acquisito anche l’androne d’ingresso, predisporrà un contatore proprio. Entro una decina di giorni il cancello dovrebbe finalmente essere chiuso».

Nelle prossime settimane verrà blindata anche parte della recinzione che costeggia il sito dismesso che viene spesso utilizzata come varco dai frequentatori abusivi della ex Snia. «Nel punto dietro al parco Rimembranze la rete sarà chiusa con un muro o con altre opere finalizzate ad impedire l’accesso di esterni» ha annunciato Vergani.

L'iniziativa nata a gennaio

L’iniziativa della petizione aveva preso forma verso la metà di gennaio dato che commercianti e cittadini erano esasperati dai continui furti in bar e negozi, cantine, box, cortili e per le decine di auto che venivano trovate con i finestrini spaccati. Quindi l’idea di promuovere un’azione collettiva e incisiva per chiedere alle autorità un presidio di sicurezza più adeguato in via Umberto I e aree limitrofe.

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