Dopo il terremoto in Croce Verde: "Un atto di trasparenza"
Dopo le dimissioni di molti consiglieri, il presidente della storica associazione ha voluto tranquillizzare i volontari
Un vero e proprio terremoto. Dopo la raffica di dimissioni nella Croce Verde di Lissone, il presidente ha preso carta e penna e ha voluto rasserenare gli animi di volontari e sostenitori.
Terremoto in Croce Verde
Se non si è trattato di un vero e proprio fuggi fuggi, poco ci è mancato. Su nove consiglieri in carica del direttivo, infatti, a partire dallo scorso dicembre a rotazione tutti si sono dimessi.
L’ultimo giro di abbandoni, la scorsa settimana, ha portato la presidenza di Alessandro Cazzaniga a rimettere il mandato non avendo più a disposizione alcun consigliere da far subentrare in surroga.
Purtroppo si, c’è stato un mezzo terremoto - ha confermato Cazzaniga - Dopo le elezioni dello scorso 2021 c’era stata una grande ventata di rinnovamento.
Un rinnovamento che, però, si è scontrato con le difficoltà di gestire una grande associazione con decenni di storia sulle spalle.
A partire dallo scorso dicembre infatti ci sono state le prime due rinunce, subito surrogate, poi a ruota nei mesi si sono dimessi anche altri consiglieri - ha spiegato l’ormai ex presidente dello storico sodalizio di via Alberto da Giussano - Una sequela di dimissioni che avevano tutte alla base una diversa visione della gestione dell’associazione.
Dimissioni, come ha spiegato lo stesso Cazzaniga: "Che sono avvenute in un arco temporale di diversi mesi, non sono altro che l’effetto di decisioni assunte per motivi di carattere strettamente personale in alcuni casi e, in altri, riconducibili a differenti visioni e/o sensibilità da parte dei membri che compongono qualsiasi consiglio di amministrazione. Quanto avvenuto, pertanto, è da considerarsi quale normale avvicendamento all’interno della compagine direttiva, come peraltro accade – e sempre accadrà – in ogni società".
Presto nuove elezioni
Il direttivo guidava la storica associazione di 118 da giugno 2021. Per questo Cazzaniga, proprio per tranquillizzare le decine di volontari ha scritto una lettera ricostruendo l'accaduto.
Nello specifico, la scelta di rassegnare le dimissioni (o di rimettere il mandato, questione di sfumature), che può certamente sembrare un gesto forte (ed in effetti, lo è), non è dipesa assolutamente da incapacità o da mala amministrazione, ma è stata fondamentalmente un atto di trasparenza, coerenza e correttezza, oltre che di forma, dettato da statuto e regolamento, con il solo scopo di tutelare e salvaguardare l’associazione e tutti coloro che al suo interno si dedicano quotidianamente, senza sosta e con impegno alle attività programmate. Questo, da presidente, è il mio precipuo compito e ritengo che questa sia una differenza fondamentale e meritevole di essere rimarcata.
Ha sottolineato, poi, il presidente uscente in una nota.
Che quanto avvenuto inoltre sia “uscito all’esterno” in realtà non mi preoccupa, anche se avrei certamente preferito che la situazione fosse gestita e risolta internamente, in virtù del fatto che l’associazione ha già dato nel passato ampia dimostrazione di capacità di autorigenerarsi in completa autonomia, accettando e gestendo il cambiamento sempre in un’ottica di miglioramento e di maggiori opportunità, grazie alle diverse competenze che è possibile ritrovare nei Soci che ne fanno orgogliosamente parte. In questa direzione va anche l’auspicio che quanto sta vivendo in questi giorni il consiglio direttivo sia anche per altri stimolo e sprone a riconsiderare il proprio ruolo di volontario, ovvero che non si esaurisca unicamente compiendo il proprio turno di servizio, ma che anzi sia di più ampio respiro garantendo, ovviamente in base a disponibilità ed attitudini personali, una ulteriore collaborazione per supportare le attività che fanno capo alla gestione associativa. Desidero aggiungere che ho poi particolarmente apprezzato la vicinanza e l’interessamento, pressoché immediati, da parte dell’Amministrazione comunale, a dimostrazione di un rapporto di collaborazione consolidato nel tempo e anche – più di tutto – segnale evidente di quanto Croce Verde rappresenta per il territorio e la comunità. Posso da ultimo assicurare che Croce Verde Lissonese continuerà a garantire e a svolgere i servizi con passione e professionalità, promuovendo ed organizzando formazione e informazione alla cittadinanza attraverso attività e progetti che sono da sempre uno dei nostri “fiori all’occhiello” e trasformando questa umana e comprensibile “pausa di riflessione” in un formidabile trampolino che restituirà entusiasmo e vigore.
Ora l'appuntamento è in calendario per il prossimo 3 ottobre alle 20.30 presso la sala polifunzionale della biblioteca civica di piazza 4 Novembre con la presentazione del nuovo corso volontari.
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