Dopo la sconfitta agli Europei

Dopo la sconfitta con la Germania, il Ct dell’Ungheria si consola con le salamelle dello chef di Villasanta

Lo chef Marco Brambilla ha ospitato nel suo locale di Budapest l’allenatore italiano Marco Rossi.

Dopo la sconfitta con la Germania, il Ct dell’Ungheria si consola con le salamelle dello chef di Villasanta
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Per consolarsi dalla cocente eliminazione dal campionato europeo di calcio in corso ha pensato bene di gustarsi ottimo cibo italiano cucinato da uno chef villasantese doc.
I protagonisti della storia che stiamo per raccontarvi sono Marco Rossi, commissario tecnico della nazionale ungherese di calcio che ha fatto letteralmente tremare i polsi ai tedeschi e lo chef Marco Brambilla, 53 anni, volto conosciuto a Villasanta, soprattutto alla Cosov, ormai da 5 anni a Budapest per lavoro.

Il Ct dell’Ungheria torna a casa dopo la sconfitta contro la Germania

Rossi, nonostante la sconfitta con la Germania patita il 23 di giugno, è tornato da vero eroe in patria. Nessuno, neanche dopo l’ottimo Europeo del 2016, si sarebbe aspettato un torneo del genere: troppo duro, il girone con Francia, Germania e Portogallo. Troppo pesante l’assenza di un giocatore fondamentale come Dominik Szoboszlai. Eppure, nonostante queste apparentemente insormontabili difficoltà, la squadra guidata dal commissario tecnico italiano ha stupito tutti: provateci voi, con quei mezzi, a fermare i campioni del mondo della Francia sull’1-1.

E provateci voi a passare per due volte in vantaggio contro la Germania, accarezzando fino a 6' dalla fine l’idea di passare il turno e di mandare a casa, nel loro stadio, proprio i tedeschi. Quello di Marco Rossi con la sua Ungheria rimane un piccolo capolavoro, forse "il" capolavoro di questo torneo. Perché è vero che la realtà dice ultimo posto, eliminazione e appena due punti in classifica, ma si tratta sempre di due punti in più rispetto a quelli pronosticati, da tutti, a inizio Europeo.

Si consola con le salamelle dello chef di Villasanta

E Brambilla, chef nel ristorante «Da Pippo», uno dei locali più rinomati e apprezzati della capitale ungherese, non si è fatto sfuggire l’occasione per cucinare un ottimo piatto italiano e tirare su il morale al connazionale Rossi.

"E’ stata una grande emozione cucinare per lui e abbiamo parlato di calcio, lui è un grande intenditore mentre io, in passato, ho svolto il preparatore dei portieri della Cosov - ha sottolineato Brambilla - E’ stato piacevole e poi Rossi è diventato una vera star in Ungheria, tutti parlano molto bene di lui".

Brambilla, ricordiamo, nel 2014, partecipò anche al programma televisivo Masterchef. E già da allora aveva nel cuore l’Ungheria, tant’è che presentò il suo cavallo di battaglia: il Gulash.

La passione per la cucina nata vent'anni fa

Una passione per la cucina nata una ventina di anni fa, quando, a 32 anni, Brambilla si era trasferito a Lecco per lavoro e, per non dover fare avanti e indietro verso casa, ha dovuto far di necessità virtù e si è reinventato provetto cuoco, per sé e per i suoi amici che lo andavano a trovare nel weekend.

"Ovviamente cucinavo sempre io per loro. Domenica dopo domenica ho scoperto di essere un buon cuoco, tant'è che i miei amici, durante la settimana, mi chiedevano cosa avrei cucinato per loro - racconta - Da li ho capito che non ero poi così male tra i fornelli. I miei piatti preferiti sono quelli della cucina romagnola e, naturalmente, quella ungherese, scoperta durante un viaggio a Budapest alcuni anni fa".

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