Tante iniziative per dire no alla violenza sulle donne
Un mese di novembre ricco di appuntamenti per sensibilizzare su una problematica drammaticamente attuale.
Due statue e tante iniziative per dire no alla violenza sulle donne. Per tutto novembre Lentate si tinge di rosso per sensibilizzare su una problematica drammaticamente attuale. La Giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne, che ricorre il 25 novembre, sarà così estesa a tutto il mese.
Violenza sulle donne, tutti gli appuntamenti di novembre
Si inizia sabato 6 novembre con l'inaugurazione dell'esposizione temporanea "Armonia ed evasione", con statue dedicate alla donna create dall'artista Ambro Moioli. Alle 11 sarà presentata la scultura in piazza San Vito a Lentate, mentre alle 11.45 quella in piazza Fiume a Copreno. Rimarranno esposte per tutto il mese di novembre. Venerdì 12 novembre alle 21, al cineteatro Sant'Angelo, verrà portato in scena lo spettacolo teatrale gratuito "Note stuprate" (Musica, stupri e femminicidi dal 1500 ai giorni nostri), un concerto multimediale di e con Maurizio Padovan dell'Accademia Viscontea. Sabato 13 novembre alle 15, al Centro civico Terragni, verrà inaugurata la mostra fotografica "Fiera di essere libera". Domenica 14 novembre si uniranno sport e beneficenza: a partire dalle 9.30 al Centro natatorio Alte Groane l'associazione Women in sport onlus organizza attività acquatica gratuita per mamme, bambini e disabili. Giovedì 18 novembre alle 21 in sala Mauri l'associazione San Vincenzo De' Paoli presenterà il progetto "Mai più" per prevenire la violenza domestica, mentre venerdì 19 novembre alle 21, al teatro Manzoni di Monza, col patrocinio del Comune di Lentate, verrà proposto il talk show "Il coraggio di essere libere" organizzato da Fidapa Bpw Italy - sezione di Monza e Brianza (di cui l'assessore lentatese alle Pari opportunità Barbara Russo è presidente). La ricca rassegna si concluderà sabato 27 novembre: alle 10 in biblioteca letture contro la violenza sulle donne per i più piccoli, a cura delle Amiche della biblioteca; alle 12 a Birago inaugurazione della panchina rossa e intrattenimento con il trio musicale di Sara Lupi.
L'assessore Russo: "Un segno concreto della sensibilità della Giunta verso le donne e la parità di genere"
"Abbiamo pensato di organizzare una rassegna di eventi per celebrare, non con una sola giornata ma lungo tutto il mese di novembre, la lotta alla violenza sulle donne - il commento dell'assessore alle Pari opportunità Barbara Russo - E' un segno concreto e significativo della sensibilità di questa Giunta verso tutte le iniziative a sostegno delle donne e della parità di genere, perché quando il sindaco mi ha conferito anche la delega alle Pari opportunità, è stato mio dovere muovermi per la sensibilizzazione della cittadinanza su temi che non possono essere messi in secondo piano e che oggi più che mai sono purtroppo di drammatica attualità".
Il sindaco Ferrari: "Non si può parlare di violenza sulle donne solo il 25 novembre"
"L’installazione temporanea di due grandi statue, così come la mostra fotografica sul valore e la fierezza delle donne, lo spettacolo teatrale molto particolare e suggestivo “Note stuprate”, il Talk show “Il coraggio di essere libere” sulla situazione anche delle donne afghane, al Teatro Manzoni di Monza (perché Lentate esce anche dai confini del proprio territorio per essere al fianco delle altre iniziative a favore delle donne), l’inaugurazione delle ultime due panchine rosse a Cimnago e Birago, sono la dimostrazione che non si può e non si deve parlare di violenza sulle donne solo il 25 novembre, ma sempre, fino a quando non ci sarà più alcuna discriminazione - ha aggiunto il sindaco Laura Ferrari - E sino ad allora non dobbiamo dimenticare e dobbiamo prendere nel frattempo coscienza che questa violenza si può eliminare solo grazie ad una vera e propria rivoluzione culturale, al centro della quale ci devono essere gli uomini”. "Riteniamo che sia compito in primo luogo delle istituzioni assumere un ruolo attivo nell’essere ambasciatori di una cultura del rispetto delle identità di genere e del rispetto delle differenze. Dobbiamo andare tutti uniti nella direzione di un nuovo “rinascimento”, perché la cultura del rispetto, sono certa, ci salverà", ha concluso Russo.