Meda

«E’ da quattro anni che chiedo di modificare il cognome, ce la farò?»

La «battaglia» di Rina Del Pero, consigliera comunale e volontaria, con la Prefettura

«E’ da quattro anni che chiedo di modificare il cognome, ce la farò?»
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Tutti a Meda la conoscono come «la Rina», al secolo è Cesarina Delpero, ma in realtà non si chiama davvero così. O meglio, il suo cognome è sbagliato: quello della sua famiglia è infatti Del Pero. Per questo da circa quattro anni si sta interfacciando con la Prefettura di Monza e Brianza affinché venga autorizzato quello spazio bianco tra «Del e Pero», «che potrebbe sembrare una questione di poco conto, ma per me è fondamentale per essere finalmente riconosciuta come sorella di mio fratello (il geologo Gianni Del Pero, ndr) e non magari come una parente del comandante della Polizia Locale, (Claudio Delpero, ndr)», dice sorridendo, con la sua solita ironia, la consigliera comunale del Polo civico, nonché volontaria in tante realtà.

«E’ da quattro anni che chiedo di modificare il cognome, ce la farò?»

Non sa come mai quando è nata, il 9 aprile 1951, all’Anagrafe abbiano sbagliato a registrarla, scrivendo il cognome senza quello spazietto. Un errore a cui non ha mai dato molto peso, scherzandoci anche su quando si presenta: «Sono Rina Del Pero, con “Del” staccato da “Pero”, anche se sulla carta d’identità le due parole sono attaccate».
Negli ultimi anni, però, per motivi personali ha avvertito la necessità di riappropriarsi del suo vero cognome e quindi si è rivolta all’organo competente, ovvero la Prefettura. La procedura, di fatto, non dovrebbe essere così complicata: dopo aver presentato istanza con le motivazioni del cambiamento e un documento di riconoscimento, bisogna attendere che il Prefetto accolga la domanda e quindi autorizzi con suo decreto il richiedente a fare affiggere all’albo pretorio del Comune di nascita e di residenza un avviso contenente il sunto della domanda. L’affissione deve rimanere per 30 giorni consecutivi per consentire eventuali opposizioni.

Un iter lungo e complicato

Ma un iter all’apparenza lineare e veloce si è invece rivelato complicato e alquanto lungo per la medese.

«Nel 2019 tramite raccomandata avevo mandato la richiesta con allegata tutta la documentazione alla Prefettura - spiega Del Pero - Non ricevendo risposta, mi sono recata personalmente allo sportello per chiedere spiegazioni e l’addetto mi ha chiesto di portare altri documenti. Così ho consegnato le pagelle scolastiche, il contratto della luce e altro materiale, ma non ho ricevuto riscontro. Ho sollecitato ben due volte in questi anni».

Una risposta, via mail, finalmente è arrivata a metà settembre dall’assistente amministrativo dell’Ufficio Enti locali della Prefettura, che le comunicava che la sua richiesta era stata protocollata il 15 ottobre 2021 «e che il procedimento di avvio ha avuto inizio il 3 febbraio 2022», precisando però che «a causa delle tante altre istanze pregresse che gravitano presso questo Ufficio, attualmente la priorità viene data a queste ultime. Attualmente la lavorazione delle istanze riguarda l’anno 2021».

E per concludere: «Sarà contattata da questo Ufficio per un eventuale appuntamento o per eventuale integrazione della domanda, dal momento in cui sarà ben definito l’intero iter amministrativo dell’istruttoria».

«Sinceramente non pensavo che ci fossero così tante richieste. Tra l’altro io non sto chiedendo un cambio di cognome, ma solo una rettifica, e per una motivazione valida, non per sfizio - conclude Del Pero - Non concepisco queste lungaggini burocratiche. Io ho disponibilità di tempo, ma penso a un cittadino che magari non ne ha e che non ha dimestichezza con queste procedure. E’ assurdo che stia aspettando da quattro anni per vedermi riconosciuto il mio vero cognome».

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