Fabrizio Maiello è il cesanese dell'anno
Sesta edizione per il premio assegnato dagli Amici di Giò Carrozza
Un riconoscimento alla "sua straordinaria testimonianza di riscatto, la sua capacità di riconoscere gli errori commessi e la sua voglia di rivincita personale". Queste le parole che si leggono nella motivazione del Premio Giò Carrozza al cesanese dell’anno (di cui Il Giornale di Seregno è media partner) consegnato dall’associazione Amici di Giò Carrozza a Fabrizio Maiello.
Fabrizio Maiello è il cesanese dell'anno
La cerimonia, giunta alla sua sesta edizione, è stata ospitata nella sala polifunzionale di corso Libertà a Cesano Maderno. Padrone "di casa" il presidente Antonello Leo. Presenti il vicesindaco Francesco Romeo e l’assessora alla Cittadinanza attiva Rosanna Arnaboldi.
Dal calcio alla criminalità
Da promessa del calcio alla criminalità, poi ventiquattro anni prima in carcere e poi nel manicomio criminale giudiziario di Reggio Emilia. Fino all’incontro con Giovanni, un altro detenuto, e la rinascita. "Era disabile, non poteva fare niente da solo, e per qualche motivo ho deciso di prendermi cura di lui e gli ho dedicato cinque anni della mia vita. In quel momento ho iniziato a rialzarmi", ha spiegato.
Testimonial della legalità
Oggi Maiello, classe 1963, gira l’Italia parlando di legalità, è testimonial dell’associazione Selecao internazionale sacerdoti calcio e fa parte della cooperativa sociale "Lo Stradello" di Reggio Emilia, che offre servizi a persone disabili adulte e a coloro che si trovano in situazioni di fragilità. Ha anche raccontato la sua storia in un libro e in un docufilm.
Il premio dedicato ai genitori
"Finalmente non mi vergogno più di quello che sono stato: sono la dimostrazione che le persone possono cambiare – ha affermato emozionatissimo Fabrizio Maiello – Mi riempie di orgoglio ricevere un riconoscimento in questa città in cui non ho dato certo il meglio di me".
Maiello ha dedicato il premio "ai miei genitori, che hanno cercato di crescermi nel modo migliore e che purtroppo hanno sofferto a causa mia".