Tribunale

Fallimento Malaspina, condanne dimezzate al processo d'Appello

Riqualificato il verdetto in 3 anni e 8 mesi per Giorgio Spinelli. Pena ridotta per il costruttore monzese Angelo Narducci. Condanna ridimensionata anche per Vincenzo Albano, Miriam Brambilla e Cesare Croce

Fallimento Malaspina, condanne dimezzate al processo d'Appello
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Condanne dimezzate al processo d'Appello per gli imputati giudicati in primo grado con il rito abbreviato nell'ambito del fallimento delle società di Giuseppe Malaspina, costruttore vimercatese.

Fallimento Malaspina, condanne dimezzate al processo d'Appello

Il gup di Monza in primo grado aveva inflitto la pena più alta a Giorgio Spinelli (6 anni e 4 mesi), uno dei più stretti collaboratori di Malaspina. I giudici della prima sezione penale di Corte d'appello di Milano hanno riqualificato il verdetto in 3 anni e 8 mesi. Pena ridotta da quattro anni e mezzo a due anni, dieci mesi e venti giorni nei confronti del costruttore monzese Angelo Narducci, al centro della contestatissima vicenda dell'ecomostro di Villasanta, l'hotel iniziato in vista di Expo 2015 e mai finito, costruito dalla “Villasanta Village”, società facente parte della galassia Malaspina. A Narducci i giudici d’appello hanno concesso le attenuanti, ed escluso le aggravanti della recidiva. Condanna ridimensionata a due anni per Vincenzo Albano, Miriam Brambilla (ex segretaria dell’imprenditore) e Cesare Croce, già presidente del Consiglio di disciplina dell’Ordine degli Ingegneri di Monza e Brianza. Gli ultimi due in primo grado avevano rimediato 4 anni, e 3 anni e 4 mesi. Tredici in tutto gli imputati che hanno presentato ricorso.

Malaspina e altri imputati dell'inchiesta Domus Aurea hanno affrontato il giudizio ordinario a Monza, dove l'impresario è stato condannato a 12 anni di reclusione (per lui età stata formulata richiesta di condanna a 14 anni da parte dei pm Salvatore Bellomo e Giulia Rizzo), per reati fiscali e di bancarotta. Il collegio aveva disposto anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici, il risarcimento per i fallimenti di varie società e il dissequestro del maneggio di Ornago.

Condanne minori per altri reati tributari (un anno e mezzo) etano state pronunciate nei confronti dei fratelli Antonio e Carlo Malaspina, e ad altri due imputati (un anno e 8).

Dieci erano state le assoluzioni, di cui alcune “eccellenti”. Quelle per l’ex giudice e avvocato Gerardo Perillo (difeso dall’avvocato Maurizio Bono), nei confronti del quale erano stati chiesti cinque anni e 4 mesi, per l’avvocata seregnese Fabiola Sclapari (difesa da Fabio Giarda, chiesti 7 anni), per i commercialisti Antonio Ricchiuto (genero di Perillo) e Salvatore Tamborino (richieste a sei anni).

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