- Registrazione tribunale Iscrizione nr.14/2021 del 29/04/2021 Tribunale di Monza
- ROC 15381
- Direttore responsabile Sergio Nicastro
- Gestione editoriale Media(iN) Srl
Contatti
- Email redazione@primamonza.it
Pubblicità
-
Concessionaria
Publi(iN) Srl
- Email publiin@netweek.it
- Telefono 03999891
Info e note legali
© Copyright 2025 Media(iN) Srl
Tutti i diritti riservati.
Servizi informatici provveduti da Dmedia Group SpA Soc. Unipersonale Via Campi, 29/L 23807 Merate (LC) C.F. e P.IVA 13428550159 Società del Gruppo Netweek S.p.A. C.F. 12925460151
Buongiorno, lo strumento per dare la giusta valutazione al contenzioso e' la documentazione presentata nella controversia. Si parla di riorganizzazione ma è riportato nell'atto aziendale di riferimento? La comunicazione del demansionamento in che modo è stato notificato e come mai non e' stato attribuito un incarico di pari livello? Nell'articolo pubblicato si fa riferimento al mobbing, quali sono gli episodi salienti? La figura dirigenziale è stata attribuita ad altra persona oppure il posto ricoperto dalla ricorrente non e' più contemplato nell'organigramma aziendale (poco plausibile). L'ultima domanda che formulo è come mai né il giudice né la normativa stabiliscono una linea guida che tenga in considerazione lo stato psicologico della persona che e' costretta a subire, in modo quasi passiva, le decisioni. Certo e' che la controversia e' stata sviscerata da piu organi. Magari,se si fosse agito con buon senso, ne la ricorrente ne i contribuenti avrebbero speso un fiume di denaro e magari la Corte dei Conti possa prendere spunto. Ora sarebbe bello leggere anche il pensiero espresso dalla ricorrente come atto dovuto per pari opportunità, magari sentire anche la sua versione aiuta a comprendere meglio la vicenda, altrimenti si rischia di dare voce solo al potere decisionale. Spero che queste mie parole diano spunto ad una riflessione piu ampia sulla vicenda. Grazie. Marcello