Compleanno speciale

Festa grande al centro diurno "l'Arca" per nonna Natalina che soffia 100 candeline

Festa grande ad Arcore  per i 100 anni di "nonna" Natalina Motta. Oggi, giovedì 19 giugno, per il lietissimo evento la donna è stata festeggiata al centro diurno "L'Arca" di Sant'Apollinare di Arcore

Festa grande al centro diurno "l'Arca" per nonna Natalina che soffia 100 candeline
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Festa grande ad Arcore  per i 100 anni di "nonna" Natalina Motta. Oggi, giovedì 19 giugno, per il lietissimo evento la donna è stata festeggiata al centro diurno "L'Arca" di Sant'Apollinare di Arcore insieme a parenti e amici e alla responsabile dei Servizi Sociali del Comune di Arcore Ilaria Mandelli che ha letto una pergamena per festeggiare la donna.

Mente lucidissima e tanta voglia di fare, la donna, volto conosciuto e benvoluto in tutta la città,  abita da sola in via Monviso e vive in completa autonomia.

Nata e cresciuta a Cascina Misurato, al confine con Lesmo, la donna è conosciuta in città anche per via del fratello che aveva l'edicola in via Gilera, vicino al ristorante Sant'Eustorgio.

Festa grande per i 100 anni di nonna Natalina

Una festa alla quale siamo stati anche noi. Per fare gli auguri, certo, ma anche per farci raccontare qualcosa di più sulla vita di "nonna"  Natalina.  E magari per provare a carpire il segreto della sua straordinaria longevità. La donna era sposata con Luigi Mosca.

"Ho lavorato una vita alla tessitura Monte Martini - ha sottolineato la donna - Ho frequentato le scuole elementari ad Arcore ma appena finivano le lezioni tornavo subito a casa, nel verde. Poi mi sono sposata ma all'età di 60 anni sono rimasta vedova. Mio marito morì a causa di un malore che lo colpì mentre stavamo guardando in tv una tappa del Giro d'Italia. E' stato un vero shock per me".

Il segreto della longevità

Un "segreto" che ancora oggi l'accompagna. "Nonna" Natalina infatti, nonostante l'età, non se ne sta proprio con le mani in mano. Legge molto e ama trascorrere le sue giornate al centro diurno, in compagnia di tanti anziani.  Non solo, perché ancora oggi è dotata di una memoria di ferro e fino a qualche anno lavorava ancora a maglia. Insomma, le energie di certo non le mancano.

"Ci tiene ancora tutti quanti in riga" scherzano i compagni del centro diurno.

Ma a chi le chiede quale sia l'elisir di lunga vita, la donna fa spallucce e sfodera un sorriso disarmante: "A me Arcore non è mai piaciuta tanto e quindi, quando mi capitava di andare in centro città, io non vedevo l'ora di tornare nella mia Cascina Misurato, nel verde. Ovviamente facevo ritorno a casa a piedi. Ecco posso dire che ho camminato tanto nella mia vita. Forse davvero questo segreto mi ha aiutata ad arrivare a 100 anni. Nel corso di questi 100 anni di cose ne ho viste, soprattutto ricordo bene la fame e la povertà che abbiamo vissuto durante il secondo conflitto mondiale. Se guardo ai giovani di oggi penso che sono davvero fortunati perchè hanno davvero tutto. Però non se ne accorgono. Noi abbiamo sofferto, abbiamo fatto sacrifici. Meglio non pensarci. Allora eravamo pià uniti, c'era più famigliarità. Sono davvero contenta di trascorrere le mie giornate qui a Sant'Apollinare, è una grande famiglia".

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