Fotografi catturano scorci di Tregasio
Quaranta immagini scattate da sette fotografi in mostra grazie a un'iniziativa dell'associazione "La Rotonda di Tregasio".

Immagini storiche e scorci di Tregasio, frazione di Triuggio, nelle quattro stagioni catturati dall’occhio attento di sette fotografi della frazione.
Scorci di Tregasio
In Rotonda è allestita la mostra fotografica promossa dall'associazione culturale "La Rotonda di Tregasio" per la festa patronale della frazione, che rimarrà aperta fino a lunedì 16 giugno. Quaranta fotografie, di cui dodici dedicate alla Rotonda, scattate da sette fotografi che, al termine della mostra, si potranno anche acquistare. Il ricavato servirà a sostenere gli obiettivi dell’associazione culturale «La Rotonda di Tregasio», «nata tre mesi fa con l’intento di promuovere iniziative culturali - ha spiegato la presidente Luciana Crippa - Un altro scopo è quello di dare una terza opportunità di vita alla Rotonda, monumento nazionale che necessita di un restauro significativo. Un obiettivo superbo, che richiede anni, ma nel quale crediamo fermamente».
La presidente Luciana Crippa
"L'obiettivo principale della nostra associazione è quello di creare eventi culturali - sottolinea la presidente dell'associazione "La Rotonda di Tregasio", Luciana Crippa - Contiamo nella ricchezza di soci, che speriamo si uniscano numerosi, e negli sponsor che credono nel nostro progetto culturale e ci sostengono. L'interesse verso la Rotonda, monumento nazionale, esiste: per questo vale la pena di continuare". Il prossimo evento è in programma domenica 13 luglio con la presentazione del libo La Rana d'Argento alla presenza di un giornalista televisivo.
Il parroco, don Damiano Selle
«La mostra ha tre dimensioni - ha sottolineato il parroco della comunità pastorale Sacro Cuore di Triuggio, don Damiano Selle - Passato, presente ma anche futuro: racchiude il domani ovvero recuperare l’uso e il vissuto di questo luogo. Uno stimolo per tornare ad avere un territorio amato e curato».
Il vicepresidente, Luciano Ponzoni
Il vicepresidente Luciano Ponzoni ha poi spiegato la storia della Rotonda, alla quale la mostra rende omaggio: "Abbiamo pensato che con questa prima mostra fotografica, organizzata dalla nuova Associazione (La Rotonda di Tregasio) fosse scontato rendere omaggio a questo edificio che dal 1912 è un monumento nazionale, orgoglio per il nostro borgo, che noi tutti apprezziamo, o dobbiamo apprezzare, per la sua storia, per la sua architettura, per la sua bellezza".
Francesca d’Adda, una fortuna…
"Tregasio è un piccolo borgo, eppure ha avuto la fortuna che qualcuno, più precisamente Francesca dei marchesi d’Adda, già nella prima metà dell’800, quando qui c’erano solo quei pochi edifici che si possono ancora individuare nel centro storico, pensasse di collocare un oratorio probabilmente con funzione di sepolcreto di famiglia, visto che sotto questo pavimento c’è una vasta cripta. Il progettista, marito in seconde nozze di Francesca, il conte, architetto Ambrogio Nava, ha ideato e progettato un edificio dai grandi volumi in uno stile architettonico che allora era in auge, lo stile neoclassico. Pensate alle quattro cascine, pensate alla vita contadina di allora, magari alla povertà, e immaginate questo edificio sorgere in tutta la sua grandezza, in tutta la sua bellezza. Certamente avrà dato motivo di ammirazione sia ai residenti sia a chi da questo borgo transitava".
La storia: fulgore e trascuratezza
"La storia della Rotonda ha vissuto certamente momenti di fulgore, ma anche periodi in cui l’edificio non ha avuto le cure necessarie per essere conservato in tutta la sua integra bellezza - prosegue Ponzoni - Basta guardare i guasti provocati dal trascorrere del tempo e proprio dall’incuria. Rifare una cupola malridotta, in parte crollata, quando i signori che l’avevano costruita non c’erano più e gli eredi non ne erano più interessati (proprietà privata trascurata) o, dopo la vendita a un certo Riboldi di Tregasio che riteneva inutile o troppo oneroso intervenire per risanare i guasti, è stata un’impresa non da poco, tanto che sono serviti i finanziamenti statali ottenuti dal conte Stefano Jacini, allora senatore del regno d’Italia, per intervenire per la prima volta nel 1922 a rifare la cupola. A parte l’ultimo intervento del 1971-72 voluto dal parroco di allora, don Pietro, la storia della Rotonda non ha avuto scosse positive, anche se è stata al centro dell’attenzione in più occasioni".
Il nuovo percorso
"Oggi si sta intraprendendo un percorso nuovo che ha come obiettivo finale il restauro conservativo di questo oratorio - sottolinea Ponzoni - Interessata a questo percorso è certamente la Parrocchia e l’Associazione “La Rotonda di Tregasio”, che ha avuto il suo battesimo ufficiale il 13 aprile di quest’anno. La Rotonda, dunque, al centro della nostra attenzione, ma vorremmo che fosse al centro dell’attenzione di tanti, perché lo merita per la sua storia e per la sua bellezza. Quindi, la mostra vuol essere un omaggio alla nostra Rotonda per portarla, se ancora ce ne fosse bisogno, all’attenzione della popolazione tregasina e di chi è sensibile, anche se non di Tregasio, alla storia e alla bellezza".
Il secondo argomento della mostra è Tregasio: “Scorci a Tregasio nelle quattro stagioni”. Perché?
"Mi vien da dire: diamo ai Tregasini quello che è di Tregasio, cioè tanta storia e un ambiente ancora con tanto verde. Tutti i presenti, chi più chi meno, conoscono Tregasio e le sue emergenze: la Villa Sacro Cuore, la Villa Jacini, la Chiesa. In pochi però, credo, stanno a osservare i particolari che la rendono unica: il piccolo centro storico piuttosto che i campi o, ancora, i boschi nella quattro stagioni che fanno verde e ben godibile il nostro territorio. Tutti questi aspetti sono rappresentati o nelle fotografie esposte o nella serie di immagini proiettate nel televisore. Anche questo, dunque, vuole essere un omaggio al borgo e al territorio che ci ospita, borgo e territorio di cui dobbiamo essere conoscitori per poterli apprezzare e gustare e, in ultima analisi, fieri di vivere in un ambiente dove la prossimità è ancora un valore e dove il verde a nostra disposizione per passeggiate rilassanti e corroboranti" conclude Ponzoni.
I fotografi protagonisti
Rodolfo Zardoni ha illustrato gli aspetti tecnici della mostra: "Alcune sono foto di scorci che non esistono più e fanno parte della memoria visiva, altre sono realizzate con le più moderne tecniche come i droni. In ogni caso rappresentano storia da lasciare a chi verrà - ha commentato Zardoni - Per fare delle belle fotografie bisogna avere tecnica e pazienza". Oltre a Ponzoni e Zardoni, gli altri fotografi protagonisti della mostra sono Norberto Mottadelli, Raffaele Comi, Luigi Redaelli, Giorgio Marchiori e Gabriele Sala.
Il sindaco, Pietro Cicardi
L’esposizione ha ricevuto anche i complimenti del sindaco, Pietro Cicardi: «Complimenti a tutti i fotografi per questa operazione virtuosa. La nascita di questa nuova associazione non può che vederci soddisfatti, auguro che questo percorso possa continuare a dare frutti e risultati. La conservazione del nostro patrimonio artistico, culturale e architettonico deve interessare tutta la cittadinanza perché la salvaguardia della memoria di un territorio passa anche attraverso la tutela degli edifici. Sosterremo l'associazione anche nella partecipazione a bandi regionali e dello Stato partecipando in modo sinergico per avere a disposizione maggiori risorse possibili».
La mostra "Scorci a Tregasio nelle quattro stagioni" si potrà visitare nelle giornate di giovedì 12, venerdì 13 e sabato 14 giugno dalle 18 alle 22, domenica 15 giugno dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 22, lunedì 16 giugno dalle 18 alle 22.
Il servizio è pubblicato anche sul Giornale di Carate in edicola da martedì 10 giugno 2025.









