Polemica

Giorno del ricordo a Vimercate, Rampi replica a Capitanio "Inventarsi una polemica è inaccettabile"

La risposta del senatore vimercatese dopo le critiche del parlamentare della Lega sulla locandina dell'evento in programma questa sera in città.

Giorno del ricordo a Vimercate, Rampi replica a Capitanio "Inventarsi una polemica è inaccettabile"
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Dopo le parole di Massimiliano Capitanio affidate ieri ad una nota in cui l'onorevole brianzolo criticava l'assenza delle parole foibe  ed esodo nella locandina dell'evento dedicato ai Giorno del Ricordo (in programma oggi a Vimercate) arriva la replica del senatore del Pd, il vimercatese Roberto Rampi. 

Giorno del ricordo a Vimercate, Rampi replica a Capitanio "Inventarsi una polemica è inaccettabile"

"Ne ho lasciate passare tante ma questa no - scrive l'ex senatore del PD ed ex vicesindaco di Vimercate a Capitanio. Perché Vimercate è stato tra i primi Comuni ad affrontare da sempre e con serietà il tema del 10 febbraio come previsto dalla legge, e cioè con la complessità che quella “complessa vicenda” (cito la legge istitutiva della Giornata del Ricordo) richiede. Ora davvero inventarsi una polemica non è accettabile per quelle persone che sono morte trucidate. Basta con la lotta e con lo scontro inventato. Credo che anche le ultime elezioni a Vimercate abbiamo mostrato che è meglio cambiare strada".

L'evento dedicato alle tragedie del Novecento

Intanto, come annunciato, si terrà questa sera, giovedì 10 febbraio, l'evento organizzato dalla presidenza del Consiglio comunale. L'appuntamento è alle 20.45 nella sala del Consiglio comunale di Vimercate. Interverrà, in qualità di relatore, il professor Franco Bulega, docente al Liceo classico Zucchi di Monza. Il tema della serata  sarà: "Le grandi tragedie del Novecento: i regimi totalitari e le persecuzioni" . Nessun accenno, almeno nella locandina (che a onor del vero riporta comunque un'immagine che ricorda l'esodo giuliano-dalmata) a foibe ed esodo, come detto.

Le critiche di Capitanio

Iniziativa che, come detto, non è piaciuta all'onorevole della Lega, Capitanio, che ieri ha sottolineato come il "Giorno del ricordo" sia stato istituito per ricordare espressamente "il massacro comunista di 20mila italiani".

"L'Amministrazione di sinistra  - ha affermato ieri Capitanio - ha scelto genericamente di parlare di 'Le grandi tragedie del Novecento: i regimi totalitari e le persecuzioni', ma non è questo lo scopo della giornata. Il 10 febbraio si ricorda che, tra le folli persecuzioni del Novecento, ci fu anche quella, troppo a lungo colpevolmente taciuta, dei partigiani comunisti di Tito contro bambini, donne e uomini che avevano come unica colpa quella di essere italiani: le uccisioni nel periodo tra il 1943 e il 1947 furono almeno 20mila, gli esuli italiani costretti a lasciare le loro case almeno 250mila"

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