Giussano

Giustizia per Agostino: la famiglia lancia un nuovo appello e si affida ad un pool di esperti

Si cercano i quattro ragazzi che hanno seguito il cane fino a casa di Gualdi

Giustizia per Agostino: la famiglia lancia un nuovo appello e si affida ad un pool di esperti
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A distanza di due mesi dall’incidente a Verano proseguono le indagini per individuare l’auto pirata che ha travolto e ucciso Agostino Gualdi, 65 anni di Giussano. La famiglia ora lancia un nuovo appello e si è affidata ad un pool di esperti dell'associazione italiana Vittime omicidio stradale.

Si rafforzano le indagini

Sono passati due mesi dall’incidente in via Comasina a Verano, che ha causato la morte di Agostino Gualdi, 65 anni, e ancora l’auto pirata che l’ha travolto e l’ha abbandonato sulla strada senza prestare soccorso, non è stata trovata. Due mesi di indagini che ora si rafforzano; dopo gli appelli sui social per rintracciare il responsabile e fare giustizia, i familiari del giussanese ci riprovano: sono infatti alla ricerca dei 4 giovani che quel giorno, il 3 dicembre, hanno seguito il cane di Gualdi, un labrador, fuggito subito dopo l’incidente del suo padrone, verso casa. I familiari si sono rivolti anche all’associazione italiana Vittime omicidio stradale, (l’AIVOS), presieduta da Andrew Vitello di Seregno, che si è messa a disposizione offrendo supporto tecnico- legale con un pool di esperti.

Il nuovo appello

Si lavora dunque su più fronti così da stringere il cerchio sull’uomo a bordo della vettura scura che dopo aver travolto Agostino Gualdi, si è fermato ha visto il corpo del giussanese a terra e poi se n’è andato senza lasciare tracce.
«Assassino ancora a piede libero, ma il cerchio si stringe. Facciamo un appello per rintracciare i 4 meravigliosi ragazzi che con grande senso civico hanno seguito il cane dopo l'incidente, allertando i parenti. Vorremmo chiedere il loro aiuto per meglio determinare l'arco temporale di alcuni eventi di quella giornata», questo il messaggio che sta girando sui social, da qualche giorno, ricondiviso da molte persone.

La compagna di Agostino

Maria Grazia Sposari, compagna di Agostino, è convinta che quei 4 ragazzi che hanno seguito il cane fino a casa possano anche inconsapevolmente, dare un aiuto prezioso alle indagini:

«Erano in auto e hanno visto il nostro cane spaventato per strada, l’hanno seguito e sono arrivati a casa: ci hanno informato dell’incidente e siamo subito corsi, senza chiedere altro. Non sappiamo cosa abbiano visto perchè agli atti non c’è traccia della loro testimonianza, ma anche un solo loro dettaglio potrebbe fare la differenza. Ci auguriamo che leggendo gli appelli sui social si facciano avanti, vorremmo incontrarli e anche ringraziarli. Invito poi il responsabile ancora una volta a costituirsi: il cerchio su di lui si sta stringendo e presentandosi spontaneamente alleggerirebbe anche la sua posizione giudiziaria».

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